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Jack Ma dona reagenti per test e mascherine all'Italia e all'Europa

La Fondazione che porta il suo nome e Alibaba vengono in aiuto del Vecchio Continente con 1,8 milioni di mascherine e 100 mila reagenti per i test. E circa la metà secondo quanto risulta a milanofinanza.it, sarà destinato all'Italia, il Paese più colpito finora in Europa. Dovrebbero arrivare nel fine settimana


13/03/2020 09:17

di Mauro Romano - Class Editori

Jack Ma dona mascherine all'Italia
Jack Ma

Jack Ma donerà 1 milione di mascherine all'Italia. Mentre l'emergenza coronavirus prende piede in Europa, il miliardario cinese si è mosso a sostegno dei Paesi più colpiti dall'epidemia. Per questo la Fondazione che porta il suo nome e Alibaba vengono in aiuto del Vecchio Continente con 1,8 milioni di mascherine e 100 ila reagenti per i test. E circa un quarto, secondo quanto risulta a milanofinanza.it, sarà destinato all'Italia, il Paese più colpito finora in Europa. Dovrebbero arrivare nel fine settimana. 

A darne notizia è stato lo stesso fondatore del colosso cinese dell'e-commerce Alibaba con un post sul suo canale Weibo. Le forniture saranno destinate principalmente all'Italia e alla Spagna, ma anche ad altri Paesi. Secondo quanto riporta il portale economico-finanziario Yicai, Ma sfrutterà l'hub Alibaba nell'aeroporto di Liegi aperto a dicembre del 2018. Il Belgio è stato il infatti  primo Paese del Continente ad aderire alla Electronic World Trade Platform (eWTP), la piattaforma e-commerce globale lanciata nel 2016 in occasione del G20 ospitato dalla Cina, quando già iniziavano a soffiare i venti del protezionismo, appena evocati dall'allora soltanto candidato alla Casa Bianca, Donald Trump. Nell'ambito del'accordo con Bruxelles il braccio logistico di Alibaba, Cainiao, ha preso in concessione un'area di 220 mila metri quadri nell'aeroporto di Liegi, con un investimento iniziale di 75 milioni di euro. 

"Sebbene il trasporto transfrontaliero di materiale per beni per contrastare l'epidemia sia difficile, l'eWto nell'hub europeo dell'Aaroporto di Liegi funziona bene e può fungere da cima di salvataggio per aiutarci nella distribuzione degli aiuti a chi ne ha bisogno", ha scritto Ma, "Benché viviamo a migliaia di chilometri di distanza, corriamo contro il tempo per garantire sostegno d'emergenza e superare assieme le difficoltà". 

Intanto giovedì 12 marzo è atterrato  a Roma Fiumicino, l’aereo proveniente dalla Cina con nove esperti e un carico di aiuti inviati dalla Croce Rossa Cinese a quella italiana che veicolerà i materiali al Governo Italiano e in parte distribuirà i dispositivi tra i volontari dell’Associazione impegnati nell’emergenza Coronavirus.

Sul volo ben 9 bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altro dispositivi sanitari.

I nove esperti, sei uomini e tre donne capitanati dal Vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e da un illustre professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan, sono rianimatori, pediatri, infermieri e figure che hanno gestito l’emergenza Coronavirus in Cina. Il gruppo sarà ospitato dalla Croce Rossa Italiana. (riproduzione riservata)


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