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Prosus cede il 2% di Tencent per 14,7 miliardi di dollari

La vendita sarà finalizzata il prossimo 12 aprile. Tencent, le cui attività spaziano dall'intrattenimento ai social media, da internet alla telefonia cellulare ha indicato che Prosus ha ceduto 191,89 milioni di azioni, riducendo la sua partecipazione al 28,9% dal precedente 30,86%.


08/04/2021 11:55

di Mauro Romano - Class Editori

Tencent
Pony Ma, fondatore Tencent

Vale 14,7 miliardi di dollari il 2% di Tencent ceduto dal gruppo olandese di high tech Prosus. Il dettaglio emerge dai documenti depositati in borsa dal colosso cinese, sviluppatore del sistema di messaggistica WeChat.  

La vendita sarà finalizzata il prossimo 12 aprile. Tencent, le cui attività spaziano dall' intrattenimento ai social media, da internet alla telefonia cellulare ha indicato che Prosus ha ceduto 191,89 milioni di azioni, riducendo la sua partecipazione al 28,9% dal precedente 30,86%.

Il gruppo olandese cederà inoltre altri titoli Tencent per almeno tre anni. Il prezzo unitario di vendita risulta di 595 dollari di Hong Kong, con una riduzione del 5,5% rispetto alla quotazione di chiusura di Tencent mercoledì  di 629,50 dollari.

Intanto Anjuke Group, una piattaforma immobiliare cinese sostenuta proprio da Tencent, ha avviato la procedura per la propria offerta pubblica iniziale alla Borsa di Hong Kong, unendosi alla schiera di società' tecnologiche cinesi che nell'ultimo anno si sono interessate all'esordio sulla Borsa asiatica.

La piattaforma, che mette a disposizione strumenti tecnologici per il settore immobiliare, ha scelto BofA Securities, Credit Suisse e Cicc come co-finanziatori dell'offerta proposta. Non sono, tuttavia, state rivelate dimensioni dell'offerta, nè le sue tempistiche. Oltre a Tencent, che detiene una quota del 14,1% tra gli azionisti figurano la società di private equity Warburg Pincus e General Atlantic.

Il piano di quotazione di Anjuke va a sommarsi a un gran numero di accordi, per un giro d'affari da miliardi di dollari, che stanno caratterizzando l'hub finanziario di Hong Kong, che attira sempre piu' startup tecnologiche cinesi o altre aziende interessate ai consumatori della Cina.

Fondata nel 2007 e focalizzata su servizi immobiliari e pubblicitari,Anjuke stata acquisita da 58.com nel 2015. Nel 2020, lo stesso azionista di controllo 58.com è stato privatizzato ed escluso dalle negoziazioni alla Borsa di New York, dove era quotato.

Anjuke non è la sola azienda affiliata a Tencent interessata alla piazza di Hong Kong. Già quest'anno, Kuaishou Technology, una concorrente di ByteDance, ha raccolto 5,4 miliardi di dollari statunitensi con la propria Ipo, mentre il colosso cinese dei motori di ricerca Baidu, già  quotato sul Nasdaq, ha raccolto quasi 3,1 miliardi di dollari a Hong Kong. (riproduzione riservata)

 


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