Con l'ordine ricevuto da Shougang, una delle principali acciaierie cinesi, per la fornitura di un forno elettrico da 160 tonnellate di accaioio colato, Danieli sta chiudendo uno dei migliori anni da quando opera in Cina. Secondo i dati al 30 giugno scorso, per il gruppo di Butrio (Udine), leader mondiale nella costruzione di impianti siderurgici tecnologicamente avanzati, il mercato del sud asiatico, trainato dalla Cina, è raddoppiato a oltre 1,3 miliardi di euro, assicurando quasi un terzo del fatturato consolidato di gruppo.

L'ordine di Shougang è il trentesino messo in portafoglio dal 2018 per la tecnologia del forno elettrico ad alte prestazioni e basse emissioni e consentirà al gruppo cinese di produrre l'acciaio più sofisticato, quello per l'industria automobilistica e in particolare per Bmw Cina, che pretende standard di qualità molto elevati.

La tecnologia di Danieli, in gergo tecnico ECS Zerobucket, non solo garantisce acciaio ottenuto da materiale riciclato molto puro, ma abbatte le emissioni di anidride carbonica, offrendo flessibilità nella carica delle materie prime, ridotti consumi energetici, elevata affidabilità e utilizzo, con minore rumore e minori emissioni di inquinanti.

«Il design Eco-Pro selezionato ridurrà le emissioni di CO2 fino a livelli prossimi allo zero», hanno precisato dalla Danieli, «e grazie a software avanzati, Q-Robot, Q-Ats, Q-Sand, garantirà operatività a uomini ridotti o, in qualche caso, senza operatori, migliorando la sicurezza del forno elettrico ad arco».

Il nuovo forno elettrico sarà il cuore di un nuovo complesso siderurgico, Qian’an Steel, nella provincia di Hebei, nord est della Cina, prossima a Pechino, la cui costruzione inizierà nell’ottobre 2025 con termine previsto per dicembre 2026.

Nei mesi scorsi, sono stati avviati ben sei forni elettrici ad arco Zerobucket di Danieli negli impianti produttivi di Qiananshi Jiujiang (due unità), Zhejiang Yuxin, Heyuan Derun, Baoshan I&S e Baosteel Xinyu, e un settimo, nell'impianto di Hebei Puyang è operativo da poche settimane, dopo la fase di test a freddo.

Questi forni elettrici ad arco hanno capacità che variano da 210 a 330 tonnellate all’ora. I forni elettrici ad arco sono le unità di fusione più flessibili, che consentono una vasta gamma di combinazioni di carica, ghisa liquida, DRI, HBI e rottame. Possono operare con fino all’80% di carica di ghisa liquida, sostituendo i convertitori BOF e ottenendo risultati straordinari in termini di tempi brevi di ciclo (tap-to-tap), aumentando la produttività complessiva degli impianti siderurgici.

I sette forni sono gestiti dai sistemi di automazione Danieli, inclusa l’avanzata regolazione degli elettrodi Q-Reg con ottimizzazione del profilo di fusione. I sistemi di controllo di processo Danieli facilitano l'avvio dei forni e consentono di raggiungere rapidamente prestazioni ottimali.

I due forni avviati presso Qiananshi Jiujiang fanno parte di un ordine complessivo di quattro unità da parte del cliente.

L’installazione di Zhejiang Yuxin è caratterizzata dal primo sistema di trasporto rottame Tornado brevettato da Danieli, con sezione variabile, che permette i migliori risultati di preriscaldo con diversi tipi di rottame disponibili sul mercato.

Nel complesso Danieli ha ricevuto 29 ordini di forni elettrici ad arco Zerobucket dalla Cina, 20 dei quali sono già operativi, raggiungendo una quota di mercato superiore al 70% dei progetti realizzati dai principali fornitori di tecnologia. (riproduzione riservata)