Stefano Ricci, luxury brand fiorentino leader nell'abbigliamento uomo e bambino, ha affidato a Giglio Group il proprio store online in Cina e ha scelto iBox Digital per ampliare il business digitale sui marketplace di tutta Europa, Canada e Stati Uniti.
La partnership con Giglio non riguardera' solo il sito monobrand attraverso la piattaforma Oracle, ma verra' avviata una gestione completa, tramite il lancio dell'omnicanalita' con tutti i negozi ed il supporto al brand in Cina e in tutto il mondo. Attraverso la sua piattaforma tecnologica, Giglio Group consente alle aziende clienti di distribuire i propri prodotti sui principali markeplace al mondo, registrando in pochi mesi una crescita media del loro fatturato online pari al 46%.
«La Cina è per noi un mercato strategico dove prevediamo di aumentare nell'arco di 5 anni l'incidenza del business dal 4% di oggi a oltre il 30%», ha rivelato Alessandro Santamaria, Managing Director Digital & Strategy di Giglio Group, attivo nell'e-commerce evoluto, definitito e.commerce 4.0 dal suo fondatore (nel 2003) e numero uno, Alessandro Giglio.
«Il 2019 ha segnato per noi un cambio di passo importante, facendoci proiettare in modo univoco nel mondo del luxury e-commerce, in grado di offrire importanti opportunita' di sviluppo ai nostri clienti a livello mondiale. La partnership con Stefano Ricci è un perfetto esempio dell'arte del saper fare italiano, che ha visto nella nostra azienda il canale giusto per penetrare importanti mercati quali Europa, Usa e Canada. Siamo sicuri che le collezioni di Stefano Ricci abbiano un altissimo potenziale in queste aree, e ancora di piu' in Cina, dove cureremo lo store online del marchio», ha proseguito Santamaria.
«Dopo un'approfondita ricerca abbiamo individuato in Giglio Group il partner strategico per migliorare le performance legate alla piattaforma e-commerce,» ha evidenziato da parte sua Niccolò Ricci, ceo dell'azienda fondata dal padre, che nel 2018 ha chiuso a quota 150 milioni di euro di fatturato ed ebitda al 18%, e prevede quest'anno di avvicinarsi a 200 milioni, grazie alla rete retail che conta 69 store diretti in tuttyo il mondo. Dopo Sochi e Singapore è stata inaugurata nei mesi scorsi la boutique di Manila e consolidata la presenza con due nuovi shop in shop nei department Neiman Marcus, mentre durante l’estate saranno completate due shop in shop relocation in Australia.
«In particolare l'accordo che abbiamo siglato esprime un potenziale che monitoreremo costantemente proprio avvalendoci della professionalità maturata sul campo da un gruppo giovane e dinamico. Si tratta di una proposta che va a integrarsi con l'esperienza emozionale di chi effettua gli acquisti nelle nostre 70 boutique presenti nelle capitali mondiali, aprendosi alle nuove generazioni e proponendosi di servire meglio una clientela sempre più esigente», ha aggiunto l'imprenditore, che sullo sviluppo in Cina sta puntando molte delle sue carte per crescere.
«I dissapori sul fronte del commercio tra Cina e Stati Uniti non dovrebbero avere un impatto sull'immensa economia domestica della Cina che resta un terreno fertile per le internet company, la sanità, il settore consumer e nel selettivo spazio della tecnologia», ha confermato Jasmine Kang, gestore del fondo Comgest Growth China di Comgest. «I leader di queste aree in crescita, che hanno costruito il proprio business intorno a brand, Ricerca & Sviluppo e reti di distribuzione efficienti, dovrebbero continuare a crescere e generare buoni rendimenti».