Un ponte elettrico lungo 445 chilometri tra Italia e Montenegro è stato inaugurato oggi da Terna, il gestoredella rete elettrica italiana, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Montenegro Milo Ðukanovic. Il ponte che realizza l'interconnessione tra Europa e Balcani è la più lunga infrastruttura sottomarina mai realizzata dal gestore della rete elettrica italiana.
L'interconnessione si snoda tra le stazioni elettriche di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di Kotor (Montenegro) e entrerà in esercizio entro la fine dell'anno. Consentirà quindi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sara' realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni.
Dei 445 chilometri 423 sono posati sotto le acque dell'Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall'approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor).
L'Italia rafforzerà in questo modo il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. ""Sono molto orgoglioso di inaugurare questa importante e innovativa infrastruttura, che costituisce uno snodo fondamentale per l'Unione Energetica Europea e cruciale per l'integrazione dell'intera area balcanica nell'Unione Europea, attraverso l'Italia", ha commentato l'amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris.
I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017. Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l'affidabilità, l'efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell'area balcanica.
L'interconnessione è stata inserita tra i Progetti di Interesse Comune (Pci) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilita? nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (Ten) con la banca europea Berd (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l'analisi costi-benefici lato montenegrino. Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l'estero gestite da Terna e consente all'Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica.
L'eletrodotto Cepagatti-Kotor, ha sottolineato Mattarella, è "uno snodo di grande rilievo per l'Italia, la Regione balcanica e l'Europa: ci avvicina e ci fa sentire parte dello stesso disegno".