«Il rilancio di Diesel è globale ma passa dai mercati e dalle culture locali», ha spiegato a MFF Renzo Rosso, protagonista nei giorni della Fashion week di Shanghai di un focus nell’ambito di Labelhood, la vetrina della kermesse asiatica dedicata ai talenti, alle idee e ai brand emergenti. «La Cina vale oggi appena il 7% del nostro fatturato. Qui siamo presenti con 30 negozi e dallo scorso anno col nostro e-commerce diretto www.diesel.cn e su T.mall», ha ricordato Rosso, aggiungendo che il grande Paese ha un enorme potenziale di crescita che sarà colto proprio a partire dall’evento di ieri.
Nel promuovere un messaggio di ricerca della propria personale via per il successo, Diesel ha aperto uno speciale showroom di customizzazione che ha incluso un’installazione d’arte di Chen Tianzhou (dotata di video-scultura), uno spazio abitativo interattivo (che comprende pezzi della collezione Diesel Living), e la capsule in collaborazione con lo stilista Xander Zhou, chiamata #DieselXZhouXiangYu. Questo approccio al mercato cinese rientra nella nuova strategia del marchio Diesel, che vale oggi il 60% del fatturato di Otb group, holding che ha chiuso lo scorso esercizio a 1,52 miliardi di euro (vedere MFF del 21 aprile 2018) che si concentrerà sempre più sulle capsule, le celebrity e i social media, come ha spiegato Renzo Rosso in questa intervista.
Cosa rappresenta questo evento a Shanghai per Diesel?
Abbiamo voluto chiamare questa presenza alla Shanghai fashion week «Make your way the succesful way», un tema molto sentito in questo Paese. Abbiamo avuto una risposta eccellente, confermata dalla percezione altissima del nostro marchio.
Quanto conta economicamente la Cina per voi?
Si tratta di un mercato relativamente piccolo, che rappresenta il 7% del nostro fatturato. Al momento abbiamo 30 negozi. Il potenziale di sviluppo però è enorme, e sta andando molto bene dopo l’apertura lo scorso anno del nostro e-commerce diretto www.diesel.cn oltre che con la presenza su Tmall.
Quale approccio serve per avere successo in Cina?
Rispettando ed essendo aperti verso la cultura del luogo. Dopo questo viaggio, ho deciso di tornare più spesso. Shanghai è un vulcano di stimoli. Abbiamo molto da imparare in questo Paese. Facendo acquisit, mi sono sentito un uomo del terzo mondo. qui si fa persino l’elemosina in strada pagando con lo smartphone...
Quanto vale l’e-commerce per Diesel nel suo complesso?
Includendo anche le vendite online con i nostri partner, genera al momento circa il 14% del fatturato globale.
Negli Usa state trasformando il retail per fare spazio all’e-commerce, ricorrendo allo strumento del Chapter 11...
Diesel Usa ha presentato richiesta volontaria di ristrutturazione prevista dalla legge statunitense proprio con il Chapter 11, che offre l’opportunità alle imprese di riorganizzarsi conservando, al contempo, la propria attività d’impresa e operatività quotidiana.
Quanto pesa oggi il mercato Usa?
Abbiamo fatto pulizia. Siamo scesi da 200 a 100 milioni, maabbiamo tagliato tutta la distribuzione che ci portava verso il basso. Tra pochi mesi annunceremo un piano di sviluppo americano sensazionale. Ora correremo! Non bisogna dimenticare che proprio Diesel ha insegnato quasi 40 anni fa agli americani che i jeans possono essere un prodotto premium.
Di recente avete salutato il vostro ceo, Agnolin. Come vi muoverete dal punto di vista manageriale?
Stiamo cercando un nuovo ceo, ma il team direttivo sta correndo velocemente. Dopo il mio rientro in Diesel due anni fa, il team è molto motivato e veloce. Sono tutti senior manager e il nuovo amministratore delegato non è un’urgenza.
Alcuni rumor vi danno interessati all’acquisto di Roberto Cavalli...
Come abbiamo dichiarato in passato, Otb group è interessata al futuro di Roberto Cavalli perché licenziataria del marchio Just Cavalli ma non ha presentato alcuna manifestazione di interesse per un ingresso nel capitale.