Fca, alla vigilia della fusione con Peugeot, ha deciso di rafforzare la presenza in India. Con un investimento di 150 milioni di dollari creerà un global hub digitale a Hyderabad, dove verranno creati un migliaio di posti di lavoro in mansioni tecnologiche all'avanaguardia.
Il ministro dell'industria della regione del Telangana, nell'India meridionale, grande quasi come l'Italia e oltre 35 milioni di abitanti al 2011, ha chiesto a Fca di valutare la possibilità di costruire anche un polo manifatturiero, approfittando dell'ecosistema dello stato per l'industria dell'auitomotive.
Intanto il nuovo centro per sviluppare innovazione e tecnologie è destinato a diventare il più importante in Asia, secondo solo a quello nord americano. Dovrà servire a imprimere una svolta nell'operatività del gruppo a livello globale, intervenendo in particolare sui motori, sulla strategia di Information technologye sulla costruzione di una piattaforma di servizi di eccellenza.
Il Global Digit Hub si occuperà anche di sviluppare delle competenze per quanto riguarda i programmi per veicoli a guida autonoma, l'intelligenza artificiale, gli acceleratori di dati e le tecnologie relative al cloud.
«FCA ICT India sarà la spina dorsale dell'innovazione non solo per i prodotti destinati alla mobilità del futuro, ma anche per tutto ciò che riguarda la strategia dei servizi al cliente», ha specificato Partha Datta, presidente e ceo di FCA India, «è un passo avanti significativo per la nostra strategia di sviluppare in India una nuova famiglia di prodotti e tecnologie, pèer l'India e per il resto del mondo».
FCA è presente in India con attività di ingegneria e sviluppo prodotti a Pune e Chennai, che impiegano circa 3 mila addetti, e lavorando per tutti i marchi della casa, e ha una jv per la fabbrica di sistemi di trasmissione a Ranjangaon, Maharashtra.
«Nell'era digitale, i dati sono la moneta corrente. Il nostro obiettivo è di costruire una fabbrica dell'innovazione che metta a frutto l'intelligenza procurata dall'elaborazione di dati perprogettare e costruire nuovi prodottie servizi che rispondano alle aspettative dei nostri clienti », ha puntualizzato Mamatha Chamarthi, CIO, FCA, North America and the Asia Pacific. «Uno dei nostri obiettivi e di rendere digitali ogni aspetto delle attività di Fca in India e nel resto del mondo, e di passare dai vecchi sistemi al digitale con l'uso di rttecnologie stato dell'arte».
È significativo che Fca, che in India non ha ancora grandi quote di mercato, abbia scelto di investire per l'ambizioso progetto di ricerca e innovazione il mercato più popoloso del mondo, quindi più ricco di dati, insieme a quello cinese, ma che ancora deve fare il salto verso la motorizzazione a 4 ruote.
Tra i costruttori dominano i locali alleati con i giapponesi, con Maruti-Suzuki al primo posto seguita da Hyundai, Mahindra, Honda e Tata, mentre Fca vende poche migliaia di auto, riprendendosi recentemente, dopo anni di letargo, con il successo della Jeep Chrysler. (riproduzione riservata)