Ferragamo vede un inizio di anno positivo in Cina. "Oggi guardiamo in avanti e come sempre sappiamo di essere guidati dai consumi domestici, ma anche dai flussi dei viaggiatori. Purtroppo, questa è la parte più difficile da prevedere. Quello che vediamo è che l'inizio anno è stato molto positivo in aree geografiche in cui c'è un forte movimento di consumatori all'interno, in primis la Cina. Poi gli Stati Uniti sono ripartiti più velocemente di noi" in Europa, "non solo con le vaccinazioni, ma anche con l'afflusso di capitali da parte del sistema", ha spiegato Michele Norsa, vice presidente esecutivo di S.Ferragamo, intervenendo a Milano Capitali, l'evento organizzato da Class Editori.
"L'Europa purtroppo è molto condizionata dal flusso di viaggiatori, con la prospettiva che sia difficile che riparta il turismo intercontinentale, anche se l'Italia resta una delle destinazioni preferite, resta una meta fondamentale. Sta a noi accelerare questa spinta verso il mercato italiano. Dovremo tutti lavorare ancora di più sui prodotti, sull'offerta, per andare incontro a un consumatore più giovane, più digitale", ha aggiunto.
Per Ferragamo arriva l'ok al bilancio 2020 e al nuovo cda. L'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio della casa di moda italiana, i cui dati erano già stati presentati il 9 marzo scorso e avevano evidenziato una perdita d'esercizio pari a 34.070.066 euro. "L'assemblea", ha fatto sapere la società, "ha altresì deliberato di ripianare integralmente detta perdita di esercizio mediante l'utilizzo, per pari importo, della riserva straordinaria".
Nell'anno della pandemia Ferragamo ha chiuso il bilancio con un fatturato in calo del 33,5%. Da un punto di vista geografico, però, la regione Asia-Pacifico si riconferma come il mercato che maggiormente contribuisce ai ricavi del gruppo, con una quota del 41,6% rispetto al 37,1% del 2019. Si registra comunque un decremento (-25,5%) dei ricavi provenienti dall’area, ma nel quarto trimestre è proseguito il trend di recupero con una buona performance di Cina e Taiwan. Fortemente penalizzata dalle misure restrittive contro il Covid-19 l’Europa, che responsabile del 21,8% delle vendite ha registrato un -42,5% di ricavi.
Tra i principali investimenti, quelli per lo sviluppo del canale e-commerce: e infatti durante il 2020 è stato lanciato il nuovo sito web per paesi come Stati Uniti, Cina e in generale zona euro. (riproduzione riservata)