Ferretti rinsalda le radici italiane. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza lo storico gruppo degli yacht di lusso avrebbe scelto la borsa italiana per portare a termine il percorso di doppia quotazione. Prima di procedere al dual listing, però, la società quotata a Hong Kong dal marzo 2022 dovrà aspettare la delibera dell'Authority della piazza cinese, che darà il via libera alla dematerializzazione delle azioni.
A suggerire a Ferretti lo sbarco a Milano invece che a Londra sarebbe stato proprio l'ente regolatore. L'Authority di Hong Kong ha indicato il sistema Euronext per la migliore performance di mercato: le simulazioni effettuate hanno mostrato che l'ipo su Piazza Affari avrebbe offerto migliori prospettive rispetto a quella sul Ftse 100, anche alla luce della centralità del listino milanese per il comparto lusso. I tempi dell'operazione restano però incerti, più della meta. Le discussioni con l'ente regolatore sui dettagli del dual listing stanno andando per le lunghe. E così si sono dilatati anche i tempi per la doppia quotazione, che secondo indiscrezioni era attesa entro la prima metà di quest'anno.
Nei piani di Ferretti il 2023 sarà ricordato come l'anno della seconda ipo, mentre il 2022 non dovrà essere associato alla sola quotazione a Hong Kong, ma anche ai risultati di bilancio in crescita. Il gruppo controllato dai cinesi di Weichai ha chiuso l'anno scorso con un utile netto di 60,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 37,4 milioni del 2021. Anche i ricavi netti sono aumentati, a 1,03 miliardi (+14,6%), spinti da un portafoglio ordini che ha toccato gli 1,3 miliardi (+27,6%) grazie alla forte domanda globale. Così l'ebitda adjusted ha raggiunto i 140 milioni (+36,5%), con un margine pari al 14,1%, in salita dal 12% del 2021. Ma il miglioramento maggiore emerge dalla posizione finanziaria netta, passata dai 93 milioni di cassa del 2021 ai 365 milioni del 2022, inclusi circa 233 milioni di proventi della quotazione a Hong Kong.
«Questi numeri descrivono lo splendido presente del gruppo e ne raccontano il futuro», è il commento di Alberto Galassi, ceo di Ferretti. «Il mercato della nautica di lusso è in costante espansione e abbiamo ottime ragioni per credere che i risultati dei prossimi anni saranno sempre più positivi. Le formule magiche non esistono, ma con questi numeri posso garantire ai nostri azionisti e ai nostri clienti che la loro è, e rimarrà, una scelta vincente». Lo testimonia finora la proposta di dividendo per l'esercizio 2022, che sale a 0,0588 centesimi per azione dagli 0,0198 centesimi del 2021.
Il buon andamento dei conti di Ferretti potrebbe anche influire sul dual listing, accelerandolo. Le prime risposte, quantomeno quelle sulla piazza finanziaria scelta per la doppia quotazione, arriveranno con ogni probabilità nel market day del 21 marzo. All'evento, tra meno di due settimane, il gruppo presenterà agli investitori un progetto più definito. Un piano che dovrebbe rafforzare le radici italiane del gruppo. (riproduzione riservata)