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Greater China, i brand del lusso rifocalizzano le strategie

Il giro di poltrone al vertice di alcuni dei principali marchi occidentali, tra cui Valentino, Pandora, Gucci, Balmain e Adidas, prelude a un rafforzamento delle attività nel più grande mercato del mondo per il lusso. Timori per gli effetti dei lockdown dovuti alle misure anti-Covid


07/04/2022 14:43

di Giada Cardo - Class Editori

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Laurent Cathala, neo presidente di Gucci

Riflettori puntati sulla Greater China, la regione economica che va dalla Cina continentale a Taiwan, da Hong Kong a Macao, diventata il baricentro di un rinnovamento dei vertici del lusso internazionale. Da Balmain e Adidas prima, a Gucci, Valentino e Pandora negli ultimi giorni, le insegne dell’alta gamma stanno ridisegnando il proprio scacchiere strategico nell’area con nuove nomine, nonostante le chiusure dovute al Covid-19 sembrino minacciare il mercato.

Ad aprire i giochi era stato Balmain lo scorso novembre, scegliendo Lily Liu, ex vice chair Versace, come nuovo presidente Greater China, seguito da Adidas. La tedesca dello sportswear, che nel terzo trimestre 2021 ha visto le vendite nella regione scendere del 15%, ha rilanciato a marzo nominando Adrian Siu amministratore delegato, allo scopo di spingere le vendite in Cina.

Con la riorganizzazione delle strutture nel cluster, il lusso sembra perciò far fronte a una situazione sempre più complessa, anche se meno incerta che in passato. In particolare, come ha spiegato a MFF Swetha Ramachandran, investment manager e responsabile del fondo Gam luxury brands equity di Gam, nella Cina continentale «il settore è meglio posizionato per resistere a sconvolgimenti nel breve periodo oggi rispetto a due anni fa, e sappiamo anche che la ripresa dei consumi cinesi dopo un lockdown tende a essere rapida».

Ultimo in ordine di tempo, Valentino ha nominato Janice Lam ceo per la Greater China. La nomina di Lam, che subentra a Mitchell Bacha e riferirà al ceo Jacopo Venturini, rientra nel contesto della riorganizzazione globale retail della maison, che ha terminato l'esercizio 2021 con un fatturato di 1,23 miliardi di euro, a +41% sul 2020, e vedrà attiva da maggio la ripartizione della divisione in due macro aree strategiche. La dirigente, con un passato in Richemont e Prada, punterà a consolidare la brand awareness e la presenza di Valentino nella regione, dov’è già rappresentato con 28 locations e prevede l'opening di altri 4 store tra Chengdu e Shenzhen bay nel 2022.

Prima di Valentino, che è controllata dai quatarini di Mayhoola for investments, Gucci aveva scelto Laurent Cathala come presidente della regione. Ex manager Lvmh, dove ha ricoperto ruoli per Givenchy, Guerlain e Tiffany & co., si unirà a giugno alla maison del gruppo Kering, che ha chiuso l'anno fiscale con ricavi per 9,7 milioni di euro, riportando da Shanghai al presidente e ceo Marco Bizzarri.

Anche Pandora ha scelto di rinnovare il management nella Greater China, chiamando Irving Holmes Wong come senior vice president e general manager per la regione. Veterano del beauty, Wong approda al jewlery brand di Copenhagen dopo aver ricoperto nell’ultimo anno il ruolo di managing director per l'Asia pacific e dg per la Cina per la multinazionale cosmetica Avon. Il manager, che riporterà al chief commercial officer Martino Pessina, supervisionerà il business nel cluster, dove il brand, che ha chiuso l’anno con vendite per 3,1 miliardi di euro, conta 250 store. (riproduzione riservata)


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