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Politica

Cala l'inflazione in Cina, nuove misure del governo per sostenere i consumi

Gli esportatori verranno aiutati a reindirizzare le merci sul mercato interno mentre si punta anche sul sostegno all'industria del fitness per incrementare i consumi di prodotti per la salute, nell'ambito delle misure adottate per migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi sanitari


10/04/2025 12:51

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale

Il clima di deflazione che sembra prevalere nell'economia cinese trova conferma anche nei dati di marzo sull'andamento dei prezzi. Il mese scorso, l'inflazione cinese è scesa dello 0,1% a livello annuale, secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica. Questo dato si confronta con il calo dello 0,7% di febbraio e con le previsioni degli economisti che si aspettavano una lettura invariata.

I prezzi di generi alimentari, tabacco e alcolici sono scesi dello 0,6%, con le verdure fresche in calo del 6,8%, le uova dell'1,6% e i cereali dell'1,5%. Al contrario i prezzi di altri beni e servizi sono aumentati del 6,2%, mentre quelli dell'abbigliamento sono cresciuti dell'1,3%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,4%. Si tratta di un calo più marcato rispetto al -0,2% di febbraio e al -0,3% previsto dagli economisti.

Questi dati indicano che il piano di incentivazione dei consumi privati lanciato dal governo cinese non sta avendo ancora gli effetti sperati. Per questo motivo si moltiplicano gli annunci su nuove misure, volte anche a fronteggiarer la situazione sul fronte dei dazi americani.  

Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che «aiuterà le imprese del commercio estero che incontrano ostacoli all'esportazione nell'esplorazione del mercato interno», ha dichiarato il portavoce He Yongqian. Il governo utilizzerà inoltre appieno il suo programma di permuta per i prodotti di consumo, che include automobili ed elettrodomestici, nel tentativo di stimolare la domanda interna, ha aggiunto He.

Il portavoce ha poi specificato che il Ministero del Commercio ha tenuto colloqui con associazioni di categoria, importanti supermercati e aziende di logistica per esplorare modalità per aiutare gli esportatori cinesi in difficoltà ad espandere i loro canali di vendita nei mercati nazionali. «Il commercio estero cinese ha la fiducia e la capacità di affrontare diversi rischi e sfide, dato il potenziale dell'enorme mercato cinese e le politiche per stabilizzare l'economia e il commercio estero», ha affermato He.

Oltre ai consumi di auto e elettrodomestici, Pechino ha deciso anche di intervenire per incrementare i consumi di prodotti per la salute, nell'ambito delle misure adottate dal paese per migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi sanitari e per soddisfare le crescenti esigenze delle persone nella ricerca di una vita migliore.

Per stimolare tale spesa, riferisce Xinhua, la Cina si impegnerà a migliorare la salute delle diete e l'offerta di alimenti speciali. Il piano prevede un rafforzamento dell'offerta di prodotti agricoli di alta qualità e un'azione repressiva contro gli additivi alimentari illegali. Le istituzioni mediche e sanitarie saranno incoraggiate a fornire indicazioni su alimentazione e attività fisica per le persone con ipertensione, diabete, obesità e altre patologie.

Inoltre verranno creati più scenari di consumo per il fitness e lo sport e sviluppato il turismo sportivo. Anche la trasformazione e l'ammodernamento del settore manifatturiero di articoli sportivi saranno accelerati grazie alle tecnologie e alle applicazioni intelligenti.

Il Paese rafforzerà anche i servizi di mercato per gli anziani e il piano promette sforzi per facilitarne il consumo online e offline e per arricchire la loro vita culturale. Inoltre, verrà aumentata l'offerta di prodotti turistici per gli anziani.

Secondo il piano, Pechino intende anche sviluppare nuove attività di servizi, come quelle che forniscono visite mediche, consulenze e gestione, e accelerare la creazione di ospedali riabilitativi, case di cura e istituti di cure palliative.

La spesa pro capite della Cina per l'assistenza sanitaria si è attestata a 2.547 yuan (circa 353 dollari) lo scorso anno, pari al 9% della spesa pro capite totale del Paese, secondo i dati ufficiali. (riproduzione riservata)

 

 


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