Anticipato da rumors di mercato alla metà dello scorso maggio, Ola Källenius, neo ceo di Daimler, ha annunciato oggi che Beijing Automotive Group (Baic) ha deciso di investire direttamente in Daimler, per rafforzare la partnership strategica tra le due società dell'automobile.
Il gruppo cinese ha indicato in una nota di possedere il 5% del capitale del colosso tedesco, di cui il 2,48% a titolo di partecipazione diretta e diritti su un altro 2,52%.Dopo la notizia, il titolo Daimler guadagna il 4,65% alla Borsa di Francoforte. L'investimento di Baic si aggirerebbe intorno a 3 miliardi di euro, secondo fonti di mercato.
L'operazione rafforza l'alleanza tra le due marche di lusso perché dal 2013 Daimler, il produttore delle Mercedes e di veicoli commerciali pesanti, è presente nel capitale di Baic Motor con il 9,5%, controllata di Baic, ed è rappresentata da un membro nel CdA della società' cinese.
«Baic e Daimler stanno collaborando con successo da più di un decennio e la nostra partnership si basa su fiducia e mutui vantaggi», ha detto il presidente di Beijing Automotive Group, Heyi Xu, sottolineando come «il nostro obiettivo è rafforzare l'alleanza con questo investimento».
Le due società collaborano dal 2005, e hanno costituito diverse joint venture per la produzione di automobili e camion. Le varie jv tra i due gruppi hanno venduto sul mercato cinese oltre 485.000 veicoli passeggeri nel 2018, prodotti su suolo cinese, mentre i mezzi venduti nella prima metà del 2019 sono stati 282.000, un numero elevato considerando che il mercato automotive in Cina ha avuto quest'anno una contrazione superiore al 10%.
Baic e Daimler controllato inoltre il maggior centro di ricerca del gruppo tedesco al di fuori della Germania, a Pechino. «Vogliamo che il nostro sia un modello di collaborazione tra Cina e Germania», ha aggiunto Heyi Xu.
Daimler e Baic sono azionisti di Beijing Benz Automotive, controllata al 51% dalla Baic e al 49% dalla Daimler. Tra l'altro Daimler ha appena cambiato chief executive officer: lo svedese Ola Kaellenius ha preso il posto di Dieter Zetsche, rimasto oltre un decennio alla guida del gruppo. Nel primo trimestre di quest’anno Daimler ha fatto registrare profitti operativi in calo del 16%, vendite di vetture Mercedes in diminuzione del 4% e margini in flessione del 6,1%, oltre a una contrazione del 3% delle consegne proprio in Cina, che anche per Mercedes è da qualche anno il primo mercato al mondo.
Nel trimestre il fatturato è stato di di 39,7 miliardi di euro, stabile rispetto al 2018, con un ebit di 2,8 miliardi di euro, con 774 mila veicoli venduti di cui 555 mila auto, con un calo del 4%. Sul fatturato Auto il calo dell'ebit è stato ancora più marcato, -37%, mentre il fatturato 21,2 miliardi è sceso dell'8%. Sui camion pesanti e leggeri, invece, sono in aumento vendite e fatturati, ma in leggero calo la redditività
Baic è la seconda casa cinese che investe nel colosso di Stoccarda, caratterizzato da una struttura di capitale molto frammentata. Il principale singolo azionista, con il 9,7%, è infatti il fondo Tenaciou3 Prospect Investment Limited, dietro il quale c’è Li Shifu, il miliardario patron della casa automobilistica Geely in Cina e della Volvo in Europa.
Alle spalle di Li Shifu, il secondo maggiore azionista singolo della casa del Baden Wuerttemberg, famosa nel mondo per la produzione delle berline di lusso Mercedes, è il fondo governativo del Kuwait con il 6,8%.
Nel contesto di una prolungata debolezza del mercato automotive tradizionale, che vede però un boom della uto elettrice, la strategia di Baic è di rafforzare i legami, e il controllo, sul suo partner, visto che in marzo Daimler ha annunciato che costruirà la nuova generazione di Smart in Cina, in collaborazione con Geely.
D'altro canto l'anno scorso Daimler ha acquisito una partecipazione del 3% in NBAIC BluePark New Energy Technology Co. Ltd., che produce veicoli elettrici in Cina.
Kallenius, il nuovo ceo, sta preparando un piano in cui dovrebbe annunciare una forte riduzione dei costi in modo da trovare le risorse per affrontare in modo adeguato la sfida rappresentata dall’auto elettrica.
Sul mercato dell'elettrico in Cina la competizione è molto accesa. Bmw, che in Cina vende il 37% della sua produzione, ha annunciato nei mesi scorsi forti investimenti nei tre centri ricerche, a Pechino, Shenyang e Shanghai, con centinaia di tecnici all’avanguardia nella sperimentazione di nuove tecnologie, dalla guida autonoma, in fase di test di livello 2 già dal 2014 sulle strade di Shanghai, ai veicoli elettrici.
Il centro di ricerche di Shanghai è particolarmente focalizzato sui servizi digitali e la connettività delle auto del futuro mentre il team di Designworks dello stesso centro lavora sui modelli del futuro. La ricerca a Shenyang è invece focalizzata sulle batteria ad alto voltaggio, mentre i 200 tecnici di Pechino lavorano sui test e la loro validazione.
Tesla sta lavorando a Shanghai nella messa a punto di un mega centro di produzione delle sue auto che da quest'anno sono importate in Cina. BYD, un costruttore di auto ibride e full electric di Shenzhen, sta moltiplicando gli sforzi, con successo, per aumentare le quote di mercato.