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Made in Italy, arrivano a Pechino le scarpe delle sorelle Giusti

Durante la pandemia hanno deciso di aprire a Shin Kong Place, nel cuore della capitale cinese, con una scelta coraggiosa sostenuta dalla capacità artigianale e dalla volontà di far crescere il mercato orientale. Grazie anche all'e-commerce l'iniziativa ha finora premiato una piccola azienda guidata con molto entusiasmo e creatività


25/02/2021 13:02

di Alessandro Bozzi Valenti - Class Editori

settimanale
Le sorelle Giusti, Vera, Mari e Sara

Hanno le idee chiare. Probabilmente la virtù migliore, se unita coerentemente a passione e sano rischio, per portare avanti una storia d'azienda che prosegue da oltre cinquant'anni. Una storia di moda e design made in Italy che, da poco, si è intersecata anche con il mercato cinese, trovando base in uno dei maggiori centri commerciali dedicati al luxury di Pechino.

Grazie all'intuizione di tre donne, tre sorelle, la terza generazione di famiglia: Sara, Vera e Mari Giusti, dal 2008 alla guida di Agl, acronimo di Attilio Giusti Leombroni, di Montegranaro, provincia di Fermo nella Marche, realtà creatrice di calzature completamente realizzate in Italia e con prodotti italiani. Nel 2020, nei mesi della pandemia, la Agl è infatti sbarcata allo Shin Kong Place, nel cuore della capitale cinese.

Una porta ad Oriente che le sorelle Giusti - ognuna di loro in azienda ha un ruolo diverso, che va poi a plasmarsi nell'intreccio con le altre - intendono allargare ulteriormente. «L’Italia è casa nostra e abbiamo sempre desiderato avere una distribuzione di nicchia privilegiando le boutique migliori, l’estero è stata la nostra seconda casa sia personalmente perché ci siamo formate tutte e tre in Germania sia aziendalmente, perché ha definito la storia di Agl» sottolinea il trio leader della realtà marchigiana, «storicamente il nostro mercato più importante è il nord Europa, mentre a livello di fatturati gli Stati Uniti sono determinanti per l'azienda. Ma ora il nostro obiettivo è l'Oriente».

Di qui la scelta, che hanno definito anche il «modo più efficace per dimostrare di essere un'azienda solida», di trovare casa nel department store SKP. E farlo durante i difficili e delicati mesi della pandemia. Lo sguardo, all'ombra del Dragone, resta fiducioso.    

«L'idea è di affrontare contemporaneamente il canale offline e online» proseguono le Giusti, «ma crediamo nella crescita a velocità limitata, purché costante e duratura. Pertanto, l'obiettivo Cina, per ora, ci sembra sufficiente». AGL ha numeri forti, registra da tempo un vero e proprio crescendo delle performance sia in termini di fatturato sia per quanto riguarda le vendite sui canali online. Pur essendo ovviamente stata penalizzata dal Covid.

«Abbiamo chiuso il 2020 con un -28% rispetto al 2019. Ora l’obbiettivo per il 2021 è quello di un +15% rispetto allo scorso anno, per tornare al 2022 con i numeri del 2019 pari a circa 30 milioni di euro di fatturato» raccontano ancora Sara, Vera e Mari, «l'e-commerce sta volando. Nel 2020 abbiamo avuto un incremento di fatturato del 45% rispetto al 2019 e questo ci ha spinte a rivedere tutta l’organizzazione: ufficialmente da questa settimana la gestione del nostro e-commerce passa infatti ad una gestione diretta, dopo diversi anni di outsourcing. Il nostro scopo è quello di dare un servizio al cliente che rispetti al 100% il nostro modo d’essere». 

Un modo di essere che, come sottolineano infine le Giusti, «trova forza nel fatto di essere donne che disegnano per le donne: questo ci permette di interpretare completamente i desideri e le necessità delle donne contemporanee come noi» ma anche nel fatto di poter fare affidamento su intuizioni e manualità di un team composto da persone che provengono da 14 diverse nazioni, senza contare che il 65% dei dipendenti dell’azienda è di genere femminile. (riproduzione riservata)


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