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Male gli orologi svizzeri in Cina, giù il mercato del 20%

In calo anche Hong Kong (-6%) e Giappone (-12%). Gli Stati Uniti sono diminuiti dell1% e anche i mercati europei sono stati perlopiù deludenti. Bene invece gli Emirati Arabi a +1% e il Qatar +55%


31/01/2025 15:52

di Emma Crugnola - Class Editori

settimanale

Trascinato in basso, soprattutto dal mercato cinese, continua il trend negativo per le esportazioni degli orologi elvetici. Dopo il mese di novembre a -3,8% su base annua con un valore di 2,4 miliardi di franchi (pari a 2,6 miliardi di euro), la performance debole colpisce anche dicembre, con l’export in calo del 5,4% a 2 miliardi di franchi (2,1 miliardi di euro).

Dal punto di vista dei mercati l’andamento è stato piuttosto contrastante. La Cina (-19%) è stato il mercato peggiore, male anche Hong Kong (-6%) e Giappone (-12%). Gli Stati Uniti sono diminuiti dell1% e anche i mercati europei sono stati perlopiù deludenti con Francia a -7%, Germania a -11% e Italia a -3%. Bene invece gli Emirati Arabi a +1% e il Qatar +55%.

In particolare, per quanto riguarda le fasce di prezzo, la discesa ha interessato tutti i range. I segnatempo svizzeri al di sotto dei 200 franchi hanno registrato un -3% in volume e un -6% in valore. Mentre quelli tra i 200 e i 500 franchi rispettivamente un -15% e un -13% in volume e in valore. Gli orologi tra 500 e 3 mila franchi hanno invece segnato un -3% in unità e un -2% in valore. Rispettivamente -8% e -5% per i cronografi di fascia più alta, dal prezzo superiore a 3 mila franchi svizzeri. 

«I dati di dicembre confermano la persistente debolezza della domanda cinese, in linea con le tendenze osservate in tutto il settore del lusso», hanno commentato gli analisti si Mediobanca, aggiungendo che «il leggero peggioramento rispetto ai mesi precedenti non riflette il messaggio di miglioramento dell’andamento del retail a dicembre, soprattutto nelle Americhe, segnalato anche da Swatch». (riproduzione riservata)


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