Grande spettacolo di Valentino al Summer palace di Pechino. Sulle note di Casta diva e di una Maria Callas che canta suadente nella colonna sonora, una delle più celebri maison della haute couture italiana ha dato vita a una rappresentazione dominata dal Rosso, con la R maiuscola, quello che è da sempre simbolo della maison come porte-bonheur e un portafortuna anche in Cina con cui si è creato un legame cromatico indissolubile. Rosso come la scritta con il nome gigante della fashion house che svetta davanti al Summer palace di Pechino, dove si è svolto lo show.
La collezione d’alta moda in 45 uscite ha raccontato una storia di moda e passione. «Mi sono ispirato al nostro heritage couture e al Rinascimento italiano», ha spiegato a MFFashion (gruppo Class Editori) Pierpaolo Piccioli, mente creativa della fashion house legata al gruppo qatarino Mayhoola for investments, che sempre a Pechino ha inaugurato due giorni fa un mega store nella zona di Sanlitun, dove è andata in vendita la capsule Daydream, creata ad hoc.
Un nome non a caso. «Racconto quello che vedo, quello che conosco, non faccio marketing», ha continuato Pierpaolo Piccioli, «noi creiamo desideri, parliamo di sogni». Come l’uscita che apre la sfilata. Una silhouette dramatic, architettonica. Con un dolcevita di cristalli che si mixa sempre a cristalli che coprono anche il viso della modella, incastonandola. Rendendo il tutto una couture aliena, siderale.
È un gioco di abiti da gran sera, da palcoscenico, da foyer blasonati che sfilano davanti a un parterre di 600 persone, con una prima fila dove spiccava Lay Zhang, giovane star che si è esibito live anche al private party che è seguito lo show. È una sequenza di strascichi e linee che sembrano scolpite per nuove regine. E con la magnificenza, la preziosità che si addice alle ultime imperatrici per citare la celebre pellicola che vedeva protagonista Mr. Valentino.
O quella di Bernardo Bertolucci girata a Pechino. Sotto i riflettori vanno sequenze di fiocchi nati da un unico scampolo e frutto di sapienti lavorazioni. Con fiori tridimensionali per nuvole botaniche, con citazioni ai costumi dell’opera di Pechino degli anni 40. Con maniche importanti e gonfie. Indimenticabili, leggere. Forse non da qualche celebre dinastia, ma per una nuova Dynasty. (riproduzione riservata)