Dall'inizio del collegamento, il 26 settembre scorso alla fine di dicembre, quindi in poco più di tre mesi, sono stati oltre 10 mila i passeggeri del volo Venezia-Shanghai, con un coefficiente di riempimento dell'82% al di sopra della media, secondo dati Save, il gestore dell'aeroporto Marco Polo di Venezia.
«L'auspicio è quello di andare ad aumentare le frequenze del collegamento», ha rivelato a Mf-Milano Finanza Camillo Bozzolo, direttore Sviluppo Aviation di Save, «è possibile che già dall’estate ci saranno più voli verso Shanghai, forse una nuova linea».
La nuova rotta non stop Venezia-Shanghai, che tre volte la settimana con aerei di China Eastern Airlines collega le due città, è utilizzata soprattutto dal turismo. «Ma anche il business è una componente importante», ha osservato Bozzolo, «Venezia è vicina a comunità orientali interessanti, come quella cinese di Padova, e Prato, con i suoi 25mila cinesi non è così distante».
L’obiettivo di Save è arrivare a un fatturato di 1 milione di euro nei primi 12 mesi e nel contempo pensare all’espansione. Se Milano e Roma hanno otto destinazioni a testa verso la Cina, perché non progettare un raddoppio per Venezia, progettano alla Save. «Magari con una destinazione più “piccola”, tipo Chengdou, difficile da trovare sulla carta geografica, ma con quasi 30 milioni che abitano nell’area. Vuoi non trovare 250 persone curiose di arrivare in Laguna per conoscere l'Italia?».
Save, gestore del terzo scalo intercontinentale italiano, e China Eastern Airlines puntano a trasportare circa 70 mila passeggeri l'anno, facendo leva sul richiamo del Belpaese e sui legami culturali. «L'Italia è uno dei mercati che nel post Covid è più aperto verso la Cina», ha spiegato Bozzolo, «viene visto come paese molto amichevole, soprattutto in questo momento di crescenti tensioni geopolitiche, tanto che le liste di attesa ai visti si stanno di nuovo allungando». Anche per questo il mercato Italia dei voli da e per la Cina è cresciuto: Roma e Milano hanno 40 frequenze settimanali e il nuovo volo da Venezia ne offre tre settimanali.
«È stata una scommessa puntare su un volo diretto verso la Cina», ha sottolineato il manager, «ma il comprensorio di Shanghai per noi vale circa 50 mila passeggeri in un anno». Aprire il volo nel 2024 era importante, spiega il manager, perché era l'anno dell'anniversario della morte di Marco Polo, quest'anno sarà l'anniversario dei 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, e nel 2026 si svolgeranno le Olimpiadi di Cortina, le prime invernali dopo Pechino 2022, eventi che mantengono forte il legame con la Cina. «Senza dimenticare che Venezia ha una delle università più importanti d'Italia nello studio delle lingue orientali», ha aggiunto il manager. (riproduzione riservata)