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Il Porto di Trieste allarga la sua rete in Germania

Ulteriore passo avanti dello scalo giuliano per diventare il terminal europeo più importante sulla Via della Seta marittima. Il presidente dell'autorità portuale Zeno D'Agostino ha firmato un accordo con Duisport, che diventa azionista del Porto di Trieste con il 15%. Il network ferroviario intermodale che fa perno su Trieste diventa l'infrastruttura più importante per i traffici dalla Cina


23/12/2020 10:35

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Zeno D'Agostino, presidente del Porto di Trieste

Si rinsalda l'alleanza tra Italia e Germania per diventare il principale hub portuale nel Mediterraneo nei traffici dall'Estremo oriente all'Europa. A Trieste Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità  di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, ha firmato con Erich Staake, ceo di Duisport, la società che gestisce il porto tedesco di Duisburg, un accordo che prevede l’ingresso della Duisburger Hafen AG (Duisport) nel capitale dell’Interporto di Trieste, come socio di minoranza con il 15% delle quote azionarie.

Le quote sono state cedute ai tedeschi da Friulia, la finanziaria regionale, la cui partecipazione al Porto di Trieste scende così dal 47% al 32%. Le quote degli altri azionisti,  l’Autorità di Sistema al 20%, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia al 16,44%, il Comune di Trieste all’11,05% e il Comune di Monrupino al 5,52%, sono rimaste invariate.

Duisport, hub trimodale (acqua, ferro e terra) nel cuore dell’Europa gestisce volumi di carico di 4 milioni di TEU all’anno, con più di 20mila navi e 25mila treni in arrivo e partenza all’anno, tra cui quelli provenienti dalla Cina, in forte crescita negli ultimi due anni, che qualificano la città di Duisburg, come il principale terminale europeo sulle Nuove Vie della Seta per il traffico ferroviario.

Trieste da parte sua è diventato il principale scalo portuale italiano, in particolare per i traffici dall'Estremo Oriente, in continua crescita, sotto la guida di Zeno d'Agostino, riconfermato nella carica di presidente per i prossimi quattro anni. D'Agostino sta lavorando da anni per far diventare lo scalo giuliano il principale hub mediterraneo sui traffici est-ovest, in concorrenza con il Pireo, controllato dalla cinese Cosco, facendo leva sui collegamenti veloci di Trieste, via treno e via gomma, con i mercati del centro e nord Europa. Il Pireo, invece, soffre della mancanza di una linea ferroviaria diretta con il resto dell'Europa.

«Il nostro network ferroviario intermodale ormai va dal Belgio fino all’Ungheria, e siamo in trattative per estenderlo alla Polonia,  e per questo  siamo totalmente alternativi ai porti del Nord Europa per raggiungere paesi come Polonia, Germania, Belgio », aveva ricordato Zeno D'Agostino intervenendo al Forum sull'Italia e la Via della Seta, organizzato da Class Editori e Xhinua, lo scorso ottobre.

 «Trieste è un sistema logistico portuale dal respiro internazionale. La Germania è centrale nella logistica europea e oggi decide assieme a noi non solo di giocare la carta dell’Adriatico come via d’accesso marittima preferenziale per l’Europa, ma anche quella della rete del nostro sistema portuale, con i suoi interporti, i suoi servizi ferroviari, i punti franchi» ha commentato D'Agostino alla firma con il nuovo accordo con Duisport, che sancisce una tappa importante  nella strategia del manager.

L' investimento di Duisport avrà ricadute importanti sull’intero sistema economico portuale della regione, attirando nuovi operatori. «Da oggi in poi ci aspettiamo una fortissima localizzazione in Friuli di soggetti logistici che siano naturali partner delle attività di Duisburg. Inoltre, grazie a questa operazione, anche l’asse ferroviario di Cervignano entrerà sempre più solidamente nella rete dei servizi ferroviari portuali» ha concluso D’Agostino.

Lo scorso settembre D'Agostino aveva firmato un altro accordo di grande rilevanza che ha portato uno dei maggiori operatori della logistica europei, la tedesca Hhla (HHLA – Hamburger Hafen und Logistik AG) di Amburgo a Trieste come  azionista di maggioranza con il 50,1% della PLT, la piattaforma logistica del bacino di Trieste, una delle più grandi opere marittime costruite in Italia negli ultimi10 anni. (riproduzione riservata)


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