Aumenta ancora la raccolta ordini di Maire Tecnimont. La controllata Tecnimont, in qualità di majority leader del consorzio che comprende Mt Russia e Sinopec Engineering Group, che sta eseguendo il contratto engineering, procurement and construction (Epc) relativo all'Amur Gas Processing Plant, ha firmato un accordo con Jsc Nipigazperabotka che stabilisce un importo aggiuntivo per accelerare i lavori necessari a ridurre gli impatti generati dalla pandemia da Covid-19.
Il compenso addizionale pattuito è pari a circa 500 milioni di euro, che rappresenta il 12,8% del valore totale del contratto originale comunicato al mercato. Il progetto Amur Gas Processing Plant, che il gruppo Maire Tecnimont sta attualmente eseguendo nella città di Svobodny, nella regione dell'Amur, nell'estremo oriente della Federazione Russa, al confine con la Cina, è in fase avanzata di costruzione e di pre-commissioning, e sono state avviate le prime attività di commissioning.
La settimana scorsa il gruppo guidato dall'ad Pierroberto Folgiero, aveva comunicato di essersi è aggiudicata, attraverso le sue principali controllate, nuovi ordini internazionali per un valore complessivo pari a circa 100 milioni per licensing e servizi di engineering e procurement. In particolare, la controllata Kinetics Technology ha avuto da parte di una società di engineering & construction attiva a livello globale, un appalto relativo a servizi di ingegneria e procurement per tre forni di delayed coking, che saranno installati in una nuova raffineria in Messico. I tre siti, di enormi dimensioni, saranno consegnati modularizzati e pronti per l'installazione in cantiere e, una volta completati, costituiranno una delle più grandi unità di delayed coking al mondo.
La società ha chiuso i nove mesi del 2020 con un utile netto di 31,6 milioni, in diminuzione del 61,7% rispetto allo stesso periodo 2020, a seguito principalmente della riduzione dei volumi, causata dall'epidemia, e dell'impatto temporaneo negativo legato alla valutazione di alcuni strumenti derivati.
Grazie alle acquisizioni dei nove mesi del 2020, pari a 1,8 miliardi, il portafoglio ordini al 30 settembre 2020 ha raggiunto i 6 miliardi, con un focus sulla transizione energetica, cui si aggiungono questi nuovi importi siglati dopo la fine del terzo trimestre. (riproduzione riservata)