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Industria

Ai cinesi l'hi-tech dell'americana Lumentum in Italia

Il gruppo statunitense Lumentum che a sua volta aveva comperato una fabbrica italiana ha trovato un accordo per la cessione al gruppo Advance Fiber Resources di Zhuahi degli asset specializzati in componenti a base di niobato di litio per l'industria ottica e dei laser. L'intesa dovrebbe concretizzarsi nel terzo trimestre fiscale del 2020.


13/12/2019 12:34

di Mauro Romano - Class Editori

Ai cinesi di Afr

Passa ai cinesi di Advance Fiber Resources la linea di produzione di componenti ottici a base di niobato di litio nell'impianto degli statunitensi di Lumentum Holding a San Donato Milanese. L'intesa è stata raggiunta all'inizio di dicembre. 

Un anno fa la multinazionale statunitense aveva assorbito la  ex Oclaro, leader nella lavorazione del niobato di litio, materiale base per chip parte integrante di prodotti di alta tecnologia. Trascorsi pochi mesi la decisione di cessare le attività. Lo scorso marzo la multinazionale americana aveva infatti programmato per questo autunno la chiusura dell'impianto, dove lavorano 120 dipendenti. 

Il gruppo cinese, che oggi conta circa mille dipendenti e impianti a Zhuahai e a Shenzhen è uno dei principali fornitori di componenti ottiche passive, utilizzate per laser industriali, sensori, data center, telecomunicazioni  e nei campi della ricerca accademica e biomedica. Fondata nel 2000 e con una capitalizzazione di 500 milioni di dollari Afr è stata considerata da Forbes una delle 200 migliori società asiatiche sotto la soglie del miliardo di dollari. 

Lumentum, quotata al Nasdaq, è invece uno dei principali produttori di componenti ottiche da applicare alle reti.  L'ultimo trimestre si è chiuso con un fatturato di quasi 450 milioni di dollari. «Un risultato dettato da un mix di nuovi e più innovativi prodotti», ha spiegato in un comunicato il presidente e ceo del gruppo Alan Lowe.

L'operazione con i cinesi di Afr segna invece un riposizionamento della strategia su componenti basati sul fosforo di iodio. Va in questa direzione quindi la decisione di lasciare San Donato, ha spiegato il vicepresidente e general manager del gruppo, Beck Masono. Di parere opposto le valutazioni fatte da XL Wang, chairman e chief executive officer di Advance Fiber Resourcers. Attraverso questa acquisizione l'azienda intende infatti espandere le opportuntà di mercato anche al segmento dei prodotti in niobato di litio. (riproduzione riservata)


 


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