La Cina si affida ancora Danieli per fornitura di moderni impianti di produzione dell’acciaio. Il gruppo di Buttrio (Udine) ha siglato un accordo con il colosso della siderurgia Hebei Iron and Steel (Hbis), gigante da 45 milioni di tonnellate di acciaio.
La partnership non prevede soltanto la fornitura di tecnologia. La Danieli potrà diventare anche socia di una delle principali società del gruppo. “In Cina abbiamo 1.500 colleghi tra la nostra fabbrica e uffici tecnici e stiamo facendo ancora troppo poco in relazione alla vastità di questo mercato, quindi dobbiamo accelerare anche nella prospettiva che in Paesi sviluppati come gli Usa e l'Europa non credo che nei prossimi anni ci saranno molti investimenti in impianti", ha sottolineato Gianpietro Benedetti, presidente e amministratore delegato del gruppo, parlando dell’intesa a margine della cerimonia di consegna delle borse di studio per 5 studenti del Mits.
Il manager ha dato anche qualche dettaglio aggiuntivo sull’intesa. Danieli avrà l'1,5% dell'acciaieria, che sarà quotata in Borsa, mentre la joint venture per la società di ingegneria è al 50% e sarà gestita in coppia". L’intesa è stata siglata a stretto giro dal contratto da 430 milioni di euro con Omk per la realizzazione di un’acciaieria green in Russia.
“Certo c'è sempre timore a fare questi accordi, perchè si pensa a possibili furti di idee e di know-how, ma comunque questo fa parte del rischio di impresa e abbiamo deciso di correrlo, diventando soci di questa grande acciaieria che produce oltre 40 milioni di tonnellate, il doppio dell'Italia”, ha aggiunto Benedetti.
"Questo accordo - ha affermato Bini - crea una joint venture di ingegneria, un settore nel quale possiamo vantare un'eccellenza dal punto di vista della ricerca, delle università e della capacità di trasferire questa ricerca a vantaggio delle imprese",ha aggiunto Sergio Emidio Bini, 'assessore della regione Friuli alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in occasione della firma del contratto con Hbis.
Lo scorso giugno Northern Copper Industry aveva scelto la tecnologia di laminazione Danieli Fröhling per il suo nuovo mulino di finitura. Tecnologia da installare a Yuncheng, nella provincia dello Shanxi.
Il nuovo mulino a sei alte prestazioni per la rifinitura a freddo di Northern Copper Industry rotolerà un ampio mix di prodotti di leghe di rame, dal rame puro fino alla lega di bronzo duro. Basato sulla tecnologia Danieli Fröhling, il mulino è progettato, in particolare, per rotolare nastri sottili con particolare attenzione all'alta qualità e alle prestazioni di rotolamento economiche.
Il mulino è dotato di un sistema di spostamento a corsa lunga sui rulli intermedi per una vasta gamma di prodotti, nonché di piegatura del rullo di lavoro e intermedia con controllo della corona termica del rotolo per una planarità accurata del nastro. L'avvio dell'impianto è previsto per l'ultimo trimestre del 2021.
Il mulino sarà prodotto nelle officine di Danieli Germany e Danieli China. Non è stato divulgato l'importo del contratto, ma per Mediobanca Securities vale la pena notare che l'attività commerciale in Cina sta gradualmente ripartendo dopo l'emergenza coronavirus. Lo scorso gennaio Danieli si era aggiudicata un contratto da Chengde Jianlong per la fornitura di una macchina per colata continua a cinque filamenti che dovrà essere installata nello stabilimento di Chengde, nella provincia di Hebei nella Cina nord orientale.
Se si guarda al 2019 invece è stato un anno particolarmente favorevole per la società friulana che nei primi giorni di dicembre aveva comunicato altre due commesse in Cina messe in gara da Tangshan Reafon Iron & Steel e da Hegang Laoting per realizzare quattro nuovi sistemi di controllo dei processi negli stabilimenti, rispettivamente, di Tangshan e di Laoting. (riproduzione riservata)