Il Cavallino rampante vede le vendite in crescita in Cina e a Hong Kong. L'area continuerà a rappresentare anche in futuro circa il 10% del totale delle vendite. A spiegarlo nel corso del Capital markets day è stato il direttore finanziario di Maranello, Antonio Picca Piccon, indicando anche per il periodo 2022-2026 un aumento della produzione "all'interno della nostra capacità produttiva".
Ferrari punta a quindici nuovi lanci tra il 2023 e il 2026, una nuova vettura elettrica nel 2025, partnership hardware e software per sviluppare tecnologie all'avanguardia e l'obiettivo della carbon neutrality entro il 2030.
La casa automobilistica punta nel 2026 a un Ebitda di 2,5-2,7 miliardi di euro, con un Cagr dell'11%, superiore rispetto alla crescita dei ricavi, e un margine dell'Ebitda del 38%-40%.
I target sono stati svelati oggi dal ceo della Rossa, Benedetto Vigna. Più nel dettaglio la casa automobilistica punta a raggiungere un fatturato netto fino a 6,7 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita annuo composto del 9%, trainato principalmente dalle attività legate alle auto, sostenute dal ricco portafoglio di modelli e dalle personalizzazioni. Ci si attende che anche gli altri ricavi, generati sia dalle attività racing sia da quelle lifestyle, contribuiranno positivamente alla performance della società, includendo l'ambizione di raddoppiare le vendite lifestyle entro il 2026 rispetto ai livelli pre-pandemia.
L'Ebit raggiungerà 1,8-2 miliardi entro il 2026, con un margine del 27%-30%, trainato dal mix/prezzo come fattore principale e, in misura minore, dal volume. I costi industriali e di ricerca e sviluppo cresceranno principalmente a causa degli ammortamenti e delle spese per migliorare ulteriormente il vantaggio tecnologico di Ferrari. Anche le SG&A aumenteranno leggermente, per supportare le attività di comunicazione e marketing a sostegno della gamma di prodotti, di lifestyle, del network e dello sviluppo organizzativo. (riproduzione riservata)