Segnale positivo dai prezzi, sia al consumo, che alla produzione, in Cina, alla vigilia del capodanno e della interruzione di una settimana, delle attività per festeggiare l'ingresso nell'anno del bue.
I prezzi alla produzione sono aumentati in gennaio, ponendo fine a un periodo di deflazione di 11 mesi mentre il settore industriale ha continuato a guidare la ripresa economica. L'indice dei prezzi alla produzione è aumentato dello 0,3% a gennaio rispetto a un anno prima rispetto al calo dello 0,4% di dicembre, ha annunciato oggi l'Ufficio nazionale di statistica. La lettura è comunque leggermente inferiore alle aspettative degli economisti, che avevano previsto un aumento dello 0,4%.
Spinto dal miglioramento della domanda interna e dall'aumento dei prezzi del petrolio greggio, del minerale di ferro e di altre materie prime, l'indice dei prezzi al consumo è salito dell'1% m/m a gennaio, secondo l'ufficio statistico, che ha messo l'accento anche su altri due fattori che hanno spinto i prezzi: l'eccezionale freddo che ha colpito gran parte del paese, che ha indotto un aumento dei consumi di gas e di carbone, e i nuovi focolai di coronavirus nel nord.
Nel frattempo, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% a/a a gennaio, rispetto alla crescita dello 0,2% a dicembre. Gli economisti si aspettavano che l'inflazione scendesse dello 0,1%. La debolezza dell'inflazione headline è dovuta principalmente a una base di confronto più elevata lo scorso anno, quando i prezzi dei beni di consumo erano aumentati prima del capodanno lunare. Gli analisti di Nomura hanno previsto per l'anno in corso un'inflazione all'1%, in crescita all'1,6% nel 2022.
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dell'1,6% mentre i prezzi dei prodotti non alimentari sono diminuiti dello 0,8%. I prezzi dei servizi, compresi i biglietti aerei e il turismo, erano aumentati nel gennaio dello scorso anno, quando le persone viaggiavano per le vacanze del capodanno lunare e prima dell'epidemia di Covid-19.
Quest'anno il governo ha incoraggiato i residenti a cancellare i loro piani di viaggio per una recrudescenza dei casi di coronavirus, che ha ridotto i prezzi dei servizi. (riproduzione riservata)