Si terrà tra il il 6 e il 9 novembre prossimo, la quinta edizione della missione imprenditoriale in Cina dedicata alle pmi, organizzata in modalità virtuale in contemporanea con Business Forum Italia-Cina.
L’iniziativa si svolgerà in occasione del settimo anno dall’istituzione dell'organismo fondato dai governi italiano e cinese nel 2014 con l'obiettivo di promuovere le relazioni economiche tra i due Paesi.
La missione è organizzata in particolare dalle due co-presidenze fourm, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per parte italiana e Bank of China per parte cinese insieme al segretariato permanente dall'agenzia Ice, da Confindustria e dalla China Chamber of Commerce for Import and Export of Machinery and Electronic Products.
La missione sarà aperta alle imprese di piccola e media dimensione italiane e cinesi nei settori dell'automotive, della meccanica, del biomedicale e della green economy.
Obiettivo del forum è presentare da due a cinque potenziali controparti cinesi per ogni impresa italiana partecipante, selezionate a cura delle filiali di Bank of China nei territori di Suzhou e Nanjing e appartenenti agli stessi settori industriali sopra elencati.
La città di Suzhou, con circa 10 milioni di abitanti, costituisce il principale motore economico del Jiangsu. Si tratta della prima città in termini di pil della regione (oltre 310 miliardi di dollari nel 2020), nonché la settima di tutta la Cina, preceduta solamente da Shanghai, Pechino, Canton, Shenzhen, Tianjin e Chongqing. Le attività produttive della città sono concentrate nei due principali parchi industriali cittadini. Il primo è il Suzhou Industrial Park, su un'area di 278 kmq il parco ospita oltre 807.000 residenti, 91 aziende della lista Fortune 500 e la maggiore concentrazione di imprese italiane.
La seconda area è la Suzhou National & Hi-tech Industrial Development Zone, che si estende su un'area di circa 225 kmq con una popolazione di oltre 355.000 persone e un focus su IT, strumenti medicali, energie rinnovabili e protezione ambientale, trasporto ferroviario e geographic information & culture.
Ad oggi, la città ha attirato più di 17.000 imprese straniere, provenienti da 115 paesi e regioni. Nel complesso, questo ha comportato un’attrazione di investimenti esteri che, al 2019, ha raggiunto 864,2 miliardi di yuan (132,4 miliardi di dollari), alle spalle solo di Shanghai e Pechino.
Per indice di concentrazione, la città di Suzhou è considerata la sede del principale “distretto industriale italiano” al di fuori dei confini nazionali. Nella cosiddetta “Suzhou Greater Area” – che comprende Suzhou e le località limitrofe di Changshu, Kunshan, Taicang e Zhangjiagang – operano circa 150 aziende italiane di cui 100 produttive.
La provincia del Jiangsu, ricorda l'Ice, è la seconda regione cinese per pil dietro al Guangdon ed è fra le prime tre regioni cinesi per import di prodotti italiani nel settore farmaceutico, macchinari e congegni meccanici, apparecchi e materiale elettrico.
Nuovi driver di sviluppo, continua l'agenzia, sono stati significativamente rafforzati nel Jiangsu negli ultimi anni. Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno rappresentato il 2,82% del pil provinciale nel 2020, mentre il numero di imprese high-tech ha superato le 32.000 unità. (riproduzione riservata)