Ieri il governo di Hong Kong ha deciso di regalare 10.000 dollari locali, pari a 1.175 euro, a ogni adulto dei suoi 7 milioni di residenti permanenti. Il denaro necessario verrà preso dal bilancio annuale dell’ex colonia britannica e non stampato dalla Banca centrale e messo direttamente nelle tasche dei residenti, come invece prevede la teoria dell’helicopter money.
La manovra, che comprende anche aiuti alle imprese, costerà 14,13 miliardi di euro. Il segretario alle Finanze Paul Chan Mo ha spiegato che la distribuzione del denaro verrà fatta «in estate, quando l’epidemia sarà finita». Secondo gli scienziati, infatti, «quando il clima diventerà più caldo, il coronavirus morirà o la sua diffusione rallenterà». Chan prevede che quest’anno il pil scenderà dello 0,5-1,5% dopo il calo dell’1,2% registrato nel 2019.
L’epidemia, intanto, si sta diffondendo in Europa. Primo morto a Parigi, mentre a Londra la Chevron ha ordinato ai dipendenti che lavorano negli uffici di Canary Wharf di andare a casa dopo che uno di loro ha avuto dei sintomi simili a quelli dell’influenza e gli è stato fatto un tampone (nella serata non se ne conosceva l’esito). A rendere il tutto più inquietante è stato lo scoop del Sun, che ha pubbliato uno studio del governo britannico in cui si sostiene che nello scenario peggiore il Covid-19 potrebbe infettare l’80% della popolazione provocando la morte di 500.000 persone.
Negli Stati Uniti, intanto, il sindaco di San Francisco ha proclamato lo stato di emergenza per preparasi allo scoppio dell’epidemia. Ma il presidente Donald Trump ha voluto spargere ottimismo con un tweet: «I media di pessimo livello che diffondono fake news come Msndc e Cnn stanno facendo tutto il possibile per descrivere il coronavirus nel modo peggiore possibile, generando anche il panico dei mercati, se possibile. Allo stesso modo i loro incompetenti compagni democratici nullafacenti parlano tutti senza fare nulla. Gli Stati Uniti sono in gran forma!».
Davvero drastica la mossa del Kuwait, che ieri ha bloccato i porti 24 ore dopo che il Paese ha imposto restrizioni alle navi provenienti da una serie di Nazioni in cui sono presenti focolai di coronavirus. In Iran le vittime del coronavirus sono salite a 19 e le autorità hanno chiesto alla popolazione di non lasciare la città di Qom, uno dei principali siti di pellegrinaggio dell’Iran, circa 75 miglia a sud di Teheran, in cui secondo il ministero della Salute si concentra il maggior numero di infezioni da coronavirus. In forte ascesa sono i contagiati nella Corea del Sud, diventati più di 1.200 mentre il governo ha in programma di fare il tampone agli oltre 200.000 fedeli.
Mentre l’epidemia di coronavirus continua a colpire sempre più Paesi a livello mondiale la Cina sta cercando di impedire che la malattia colpisca nuovamente lo Stato a causa dell’arrivo di viaggiatori stranieri. E così Pechino ha deciso che imporrà una quarantena di 14 giorni agli stranieri che arrivano da Paesi e aree gravemente colpite dal coronavirus o che si sono recate in tali luoghi.
«Recentemente alcuni Paesi hanno adottato misure necessarie a favore dell’immigrazione per rafforzare la prevenzione e il controllo delle epidemie», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, aggiungendo che «finché queste misure sono scientifiche, professionali e appropriate, tutti le capiranno». (riproduzione riservata)