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Politica

L'export tiene su le calzature Made in Italy. Balzo della Cina

Assieme a Hong Kong, la Repubblica popolare guadagna il quinto posto come mercato di sbocco, in termini di valore, per le scarpe made in Italy. Nell'ultimo anno i volumi delle calzature italiane nella Repubblica popolare sono cresciuti del 3,1% e il valore dell'8,5%.


30/12/2019 11:22

di Mauro Romano - Class Editori

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Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici

La Cina, assieme a Hong Kong balza al quinto posto come mercato di sbocco, in termini di valore, per le scarpe made in Italy. Nell'ultimo anno i volumi delle calzature italiane nella Repubblica popolare sono cresciuti del 3,1% e il valore dell'8,5%.Il dato emerge dall'ultimanota congiunturale relativa ai primi nove mesi 2019, elaborata dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici. L'analisi rimanda a un anno in chiaroscuro per le calzature italiane. Calano la produzione e gli acquisti delle famiglie, ma aumenta l'export, che mette a segno un +6,7% in termini di valore. 

"Il successo delle nostre calzature all`estero, che conferma l`appeal del made in Italy sui mercati internazionali è ridimensionato dalla contrazione nei volumi che si traduce in una flessione della produzione e degli addetti", spiega in un commento che accompagna la nota Siro Badon, presidente Assocalzaturifici, in questo momento di sofferenza dei consumi interni dovremmo tirar fuori l` orgoglio nazionale e sostenere le nostre imprese acquistando più scarpe italiane". 

A fare da volano per l'export è il terzismo per le griffe del lusso, nonostante un calo contenuto in quantità (-0,8% nei primi 8 mesi dell`anno, ma che sale fino al -4,2% per le calzature in pelle) ed un prezzo medio in ascesa del +7,5%. Tra i mercati, segnali incoraggianti dalla Svizzera (+24,2% in valore) e dalla Francia (+9% sia a valore che a volume) che insieme coprono globalmente quasi un terzo delle vendite all'estero in valore, mentre permangono difficoltà verso Germania (-8,7% in volume), Russia (-18,5%) e Medio Oriente (-14%), con una flessione del -12,8% in volume per gli Emirati Arabi. Rafforzamento dell`export verso gli USA (+11,6% a valore) e Far East (+9,2% globalmente).

Dal  rapporto emerge anche il crescente  divario tra le performance delle griffe e le piccole medie imprese con marchio proprio, che costituiscono l`ossatura dei distretti: oltre la metà del campione dichiara, con riferimento ai primi 9 mesi, un arretramento rispetto ai livelli di produzione dell`anno precedente (-2,9% il dato medio complessivo in volume, ma con flessioni decisamente più marcate per le aziende di minori dimensioni). 

Intanto a febbraio, in occasione della prossima edizione di Micam, la manifestazione fieristica di riferimento per il comparto, debutterà Micam X. Si tratta di un'iniziativa che raccoglierà le proposte più innovative e tecnologiche, presentando agli operatori attesi da tutto il mondo le nuove tendenze di mercato declinate intorno a tre temi chiave, materiali, retail e sostenibilità. (riproduzione riservata)


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