MENU
Politica

L'Italia imbocca la nuova Via della Seta. Potenziale: 20 miliardi

Il vicepremier Luigi Di Maio ha firmato il memorandum d'intesa per la collaborazione sino-italiana nell'ambito della Belt&Road Initiative. Firmati 29 accordi istituzionali e commerciali con un potenziale di 20 miliardi di euro. Il premier Conte sottolinea, i due Paesi: "devono impostare relazioni efficaci"


23/03/2019 12:59

di Mauro Romano - Class Editori

Sulla Via della Seta
Xi Jinping e Giuseppe Conte

Porta la firma del vicepremier Luigi Di Maio e del presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, He Lifang, l'adesione dell'Italia alla nuova Via della Seta. Il memorandum per la cooperazione sino-italiana nell'ambito della Belt&Road è stato siglato a Villa Madama, alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del presidente cines,  Xi Jinping, nell'ultimo appuntamento romano della sua visita in Italia, prima della partenza per Palermo.

Italia e Cina devono "impostare relazioni più efficaci e costruire meglio rapporti che sono già molto buoni", ha affermato Conte nel corso del bilaterale con Xi. Al tavolo hanno preso parte le delegazioni ufficiali dei due Paesi. Prima dell'incontro con il presidente del Consiglio, il presidente Xi Jinping è giunto al Quirinale per il commiato ufficiale. Ad accompagnare l'ingresso dell'Italia, primo Paese del G7, nel mastodontico progetto di connessione euroasiatica sono 29 accordi commerciali e istituzionali per 2,5 miliardi di euro e un potenziale di 20 miliardi. Lo stesso Di Maio ha siglato altre due intese, una con il ministero per la Scienza la tecnologia a sostegno delle star-up innovative e con il ministero del Commercio sull'e-commerce.


Di particolare rilievo il protocollo tra i due ministeri delle Finanze per lo stop alla doppia imposizione sui redditi e la prevenzione dell'elusione fiscale. In materia di agroalimentare il ministro, Gian Marco Centinaio, ha portato a casa l'intesa sui requisiti fito-sanitari per l'esportazione di agrumi. Passi avanti anche sulla quarantena e i controlli per l'esportazione della carne suina.


A livello commerciale sono due gli accordi sui porti. Il primo riguarda Trieste con un'intesa di cooperazione tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale-Porti di Trieste e Monfalcone e China Communications Construction Company. Il gruppo cinese ha firmato anche con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione di Genova, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale un accordo di cooperazione tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione del capoluogo ligure.


Due i protocolli che coinvolgono Cassa Depositi e Prestiti: con Bank of China, propedeutico alla prossima emissione di obbligazioni in yuan da collocare presso investitori cinesi e assime a Snam e al Silk Road Fund (azionista di Pirelli e di Autostrade per l'Italia) per collaborazioni in Paesi Terzi.

Più concreti gli accordi per Ansaldo Energia e Danieli. Ansaldo ha raggiunto un intesa per la fornitura di una turbina a Shangai Electric e Benxi Steel e per una collaborazione con Ugtc sulle turbine a gas. La multinazionale di Buttrio (Udine) invece per la produzione di impianti siderurgici in Azerbaigian assieme a China Camc Engineering.

Tra i campioni nazionali Eni ha raggiunto MoU con Bank Of China per rafforzare la collaborazione sull’utilizzo di diversi strumenti finanziari. Mentre su fronte creditizio Intesa SanPaolo ha firmato con l'amministrazione di Qingdao, metropoli dello Shangdong che da il nome all'omonima banca della quale Ca' de Sass detiene il 20%.


Chiudi finestra
Accedi