La Camera di commercio italiana in Cina esprime preoccupazione per la decisione del governo italiano di bloccare i voli da e per la la Cina. Decisioni "che potrebbero portare a una evoluzione negativa dei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi", spiegano le aziende preoccupate anche per l'impatto "sulla vita professionale e personale degli italiani in Cina una volta che la situazione ritornerà alla normalità".
La Comunità d’affari auspica quindi che a latere del già annunciato ripristino dei collegamenti aerei merci e di quello parziale dei collegamenti aerei civili si continui a garantire continuità nella connettività sia pur con le dovute precauzione sanitarie, sia per il trasporto dei cittadini cinesi bloccati in Italia sia per i movimenti dei cittadini italiani attualmente nella Repubblica popolare e fuori."Il mantenimento del blocco delle comunicazioni, vista l’eccezionalità dell'anno 2020, in cui si celebrano il 50mo anno di relazioni diplomatiche Italia-Cina e l’anno della Cultura e Turismo Italia-Cina, condurrebbe a ripercussioni negative di lungo periodo", prosegue la nota.
La Camera di commercio italiana in Cina è presieduta da Davide Cucino, che rappresenta Fincantieri, uno dei gruppi più radicati in quel mercato, ma la sua posizione è scaduta e dovrà essere rinnovata a breve. Tra l'altro Cucino, uno dei manager italiani che più a lungo ha servito in Cina, prima di Fincantieri, comne responsabile del business di Ginmeccanioca, oggi Leonardo, è stato trasferito a Bruxelles e da alcuni mesi non risiede più in Cina.
La Camera auspica inoltre l'istituzione di un"focal point diretto con la rete diplomatica consolare per alimentare azioni congiunte e strutturare una corretta comunicazione verso i cittadini italiani e cinesi contribuendo a fornire una informazione puntuale evitando parossismi e forme di intolleranza razziale, che abbiamo purtroppo già osservato".
Apprezzamento arriva invece per la gestione dell'emergenza e la velocità nell'identificare identificare la mappa genomica del virus. "Questo è stato il punto di partenza per una proficua ed efficiente collaborazione con gli altri Paesi nel contenimento della diffusione dello stesso".
La comunità d’affari italiana in Cina, sottolineano ancora, sostiene fortemente il popolo cinese in questo momento mantenendo attivo il presidio delle proprie aziende sul territorio. E’ una comunità che si è rivelata compatta nel momento dell'emergenza e positiva nella capacità di offrire risposte con l’obiettivo di un ritorno alle normali attività nel più breve tempo possibile. (riproduzione riservata)