Dopo il forte rimbalzo del primo trimestre del 2023 in seguito alla riapertura dell'economia, la crescita del Pil cinese ha rallentato nel secondo. Gli indicatori mensili di giugno hanno mostrato un quadro misto, con le vendite al dettaglio in decelerazione e la produzione industriale che ha retto bene.
Nel dettaglio, nel secondo trimestre dell'anno, l'economia cinese è cresciuta del 6,3% a livello annuale. Il risultato, superiore all'espansione del 4,5% anno su anno registrata nel primo trimestre, è inferiore al consenso degli economisti che si aspettavano una crescita del 6,9%.
Il prodotto interno lordo cinese si è poi espanso dello 0,8% nel periodo aprile-giugno rispetto ai primi tre mesi dell'anno, rallentando rispetto alla crescita del 2,2% registrata nel primo trimestre.
Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate a giugno del 3,1% a livello annuale, in netto rallentamento rispetto all'incremento del 12,7% su base annua di maggio, riferisce l'Ufficio Nazionale di Statistica. La lettura ha deluso leggermente il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento del 3,2% su base annua.
Sempre a giugno, la produzione industriale è poi cresciuta del 4,4% a livello annuale, superando l'incremento del 3,5% di maggio e l'aumento del 3% previsto dagli economisti.
"A causa della debolezza della domanda interna, la pressione inflazionistica rimane contenuta. Si tratta di uno schema molto diverso da quello che le economie avanzate hanno sperimentato con la ripresa post-pandemia, ma consente a Pechino di intensificare il sostegno politico all'economia sia sul fronte fiscale che monetario", affermano gli strategist di UniCredit Research. (riproduzione riservata)