Chi arriva a Shanghai dalla Lombardia e dal Veneto dovrà stare per 14 giorni in "isolamento centralizzato", ossia una quarantena obbligatoria in strutture dedicate, essenzialmente hotel, come ha precisato il consolato italiano nell'hub finanziario cinese.
La municipalità, si legge sul sito del consolato, ha stabilito, in via generale, che chiunque nelle due settimane precedenti all'arrivo a Shanghai abbia viaggiato o abbia risieduto in un Paese o in un area sotto osservazione per l'epidemia di coronavirus, dovrà "obbligatoriamente osservare quarantena in casa o collettiva per tenere sotto controllo il proprio stato di salute"
Per chi arriva da altre regioni italiane, diverse dalle due nelle quali si sono sviluppati i focolai del lodigiano e di Vo', in provincia di Padova, varrà invece la quarantena obbligatoria tramite “isolamento a casa” o “isolamento centralizzato”. La valutazione del tipo di quarantena, spiga ancora il consolato, sarà affidata alle autorità sanitarie sulla base di vari criteri, tra cui l’adeguatezza dell’abitazione, numero stanze e bagni, numero di familiari conviventi
All’arrivo in aeroporto si dovrà compilare un apposito modulo in cui si dichiarano tutti i movimenti effettuati negli ultimi 14 giorni antecedenti all’arrivo a Shanghai. Dichiarazioni mendaci saranno punite ai sensi della applicabile legge cinese. Inoltre misure della quarantena "si applicano a tutti coloro - stranieri e non - che giungono a Pechino da altre località della Cina.
L'ambasciata italiana ricorda comunque che ulteriori restrizioni potranno essere adottate dai singoli comitati di quartiere o dai compound di residenza per coloro che arrivano da Paesi considerati a rischio.
"Sono tuttavia previste eccezioni", sottolinea la rappresentanza. Tra queste i non residenti che arrivino per viaggi brevi in città, per il personale di compagnie aeree, per lavoratori di fabbriche che assicurano adeguati sistemi di sicurezza. (riproduzione riservata)