Sono varie decine le aziende siciliane che si sono affacciate ai mercati mondiali grazie alla piattaforma B2B di Alibaba.com che ha aperto loro le porte di 190 Paesi diversi. Sono in particolare aziende dell'agroalimentare ma anche artigiani che offrono componenti di arredo, industriali e per l'edilizia. Un'opportunità che è servita a queste aziende siciliane in un anno molto particolare, riconosce Rodrigo Cipriani Foresio, general manager Alibaba e country manager di Alipay per il Sud Europa. «Sulla nostra piattaforma», spiega a Milano Finanza Sicilia, ci sono «casi di aziende che hanno venduto pistacchi nelle Filippine, o miele a Singapore. Una opportunità che senza Alibaba.com non sarebbe stata possibile. Abbiamo dato un piccolo contributo alle aziende per crescere e poter fare parte di un sistema dinamico come quello di Alibaba».
Il tutto in un anno molto particolare, caratterizzato dalla pandemia e dal blocco, in molti casi, del retail tradizionale. Uno scenario che non era facile prevedere quando, a novembre del 2019, Alibaba.com presentò le proprie opportunità alle aziende siciliane con due incontri organizzati uno a Palermo e l'altro a Catania. «Abbiamo aiutato le aziende ad avere uno sfogo in più», continua il manager, «noi siamo come una fiera permanente che è aperta 365 giorni all'anno per 24 ore proprio mentre oggi le fiere soffrono. Abbiamo contribuito a dare un'opportunità in più a stare sul mercato».
In Italia il Gruppo ha l'obbiettivo di connettere aziende e brand con le opportunità derivanti dall'espansione del mercato cinese e globalmente. L'Italia è stato il primo Paese dell'Europa continentale in cui il Gruppo ha aperto una controllata: Alibaba Italia, operativa dal 25 ottobre 2015. La scelta risiede nel fatto che qui si trovano i prodotti «Made in Italy», riconosciuti tra i migliori al mondo, specialmente per i segmenti dell'agroalimentare, moda e design.
«Noi siamo i primi a credere che il negozio fisico non finirà mai, ma cambierà», aggiunge Cipriani Foresio, «il mercato punta ad una integrazione tra fisico e digitale, ovvero il negozio tradizionale resisterà ma si dovrà digitalizzare. Una integrazione off line on line che chiamiamo il New Retail che è già una realtà in Cina».
Tra i partner scelti da Alibaba.com per lavorare in Sicilia c'è Italings, una società fondata nel 2019 da Andrea Sambataro e da tre soci, tutti siciliani, con l'obiettivo di accompagnare le pmi siciliane e non solo nel processo di alfabetizzazione digitale. Spiega Sambataro: «abbiamo accompagnato anche aziende piccole che non avevamo mai avuto alcuna esperienza con export». Un modo per fare crescere un sistema imprenditoriale attorno a piccole imprese che spesso avrebbero lavorato da sole.
«Questo è l'inizio del lavoro. È un percorso basato sul medio e lungo periodo», continua Sambataro, «ma oggi l'onda è sempre crescente».
Quello che manca, spesso è la capacità di sapere raccontare il proprio prodotto. Magari conosciuto e apprezzato nel proprio territorio, ma assolutamente ignorato appena fuori dai propri confini operativi.
«Ci sono aziende che hanno consapevolezza del loro prodotto ma che va riportata a un livello internazionale che è diverso», dice Sambataro, «un nostro aiuto è quello di raccontare la loro storia che magari a livello locale è conosciuta, mentre altrove non è così. Il Made in Sicily è già un valore aggiunto. Anzi uno dei principali. Oggi spesso diamo per scontato questo nostro aspetto. I nostri prodotti sono storia, tradizione ma anche innovazione: tutto già c'è anche nelle piccole aziende». Un esempio? «Il miele dell'Etna, un prodotto assolutamente comune ma con delle caratteristiche legate al suo luogo di produzione e di lavorazione biologica e artigianale che lo rendono unico e apprezzato sulla piattaforma». (riproduzione riservata)