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Azienda Agricoltura

Il latte cinese di Yili e Huawei premiati come campioni di sostenibilità

Le due aziende svettano in cima alla classifica stilata da Hurun per mettere in fila le società che si distinguono per gli impegni verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite e per le tematiche Esg.


10/01/2022 12:07

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Alcuni prodotti di Yili

Il colosso lattocaseario Yili e il gruppo delle tlc Huawei sono prime in Cina per sostenibiltà. Le due aziende svettano in cima alla classifica stilata da Hurun per mettere in fila le società che si distinguono per gli impegni verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dellle Nazioni Unite e per le tematiche Esg.

La classifica include un centinaio delle prime 500 aziende del Paese. Yili, con sede nella Mongolia interna, si è distinta in particolare per le iniziative a tutela della biodiversità e contro la povertà. Il colosso Huawei fa invece leva sulla creazione di posti di lavoro e sulla lotta contro i cambiamenti climatici.

Tra le prime dieci posizioni trovano spazio anche Country Garden (vendita di case), Pingan Insurance (assicurazioni), i giganti della rete Alibaba e Tencent, il produttore di auto elettriche BYD.

Per Hurun si tratta del primo rapporto di questo genere. A settembre dl 2020 Pechino ha annunciato l'obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni nel 2030 e la neutralità carbonica nel 2060. Traguardi contestati nel corso dell'ultimo vertice Cop, in quanto la neutralità arriverebbe con dieci anni di ritardo rispetto a quanto ipotizzato dagli scienziati.

Hurun ha messo in fila le 500 società cinesi per valore, attingendo le informazioni dai loro rapporti annuali e dai documenti sulla Corporate social responsability.

In media, su un punteggio massimo di 100, le imprese cinesi si aggirano attorno a 33, con le prime che raggiungono punte del 48. La capitale Pechino vanta il numero maggiore di società nella lista (17) seguita da Shenzhen (14) e da Shanghai (11). Come spiega il presidente di Hurun, Rupert Hoogewerf, alcune aziende indietro nella classifica generale strappano buoni risultati in alcune nicchie. È il caso del produttore di e-bike Yadea, fermo a metà classifica, ma con buone performance per quanto riguarda il consumo di energia per la produzione, calato del 25% in un anno, con una riduzione delle emissioni di un terzo. Un discorso analogo può essere fatto per Baidu, soltanto 56esima in classifica generale ma con buoni risultati per quanto riguarda i brevetti nel campo dell'Intelligenza Artificiale. (riproduzione riservata)


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