Origine Group di Ferrara, secondo player al mondo (100 mila tonnellate di produzione di frutta all’anno, e primo produttore di pere in Europa (70mila) tonnellate) guarda al mercato cinese nel settore dei kiwi e avvia una collaborazione con Hua Sheng Agricultural, una delle più importanti aziende della provincia cinese del Sichuan nella Cina sud-occidentale.
Feng Bai, general manager di Sichuan Hua Sheng Agricultural ha spiegato al direttore di Origine group, Alessandro Zampagna, e alla sales manager Reen Nordin la linea produttiva che potrebbe diventare un terreno di sviluppo comune: l’azienda cinese coltiva oltre 150 ettari a kiwi giallo e rosso, con le proprie varietà brevettate, per le quali è rappresentata dalla italiana Fruitgrowing Equipment and Service.
Origine Group, consorzio che raggruppa una decina di importanti aziende ortofrutticole italiane (grandi nomi del settore come Afe, Apofruit, Frutta C2, Gran Frutta Zani, Kiwi Uno, Op Kiwi Sole, Pempa-Corer, Salvi-Unacoa, Spreafico) e cilene, la Copefrut e la David Del Curto, che insieme fatturano oltre un miliardo di euro, è interessata a portare in Italia il kiwi rosso anche sviluppando nuove varietà in collaborazione con l’Istituto di ricerca dell’Accademia di scienze naturali del Sichuan, guidata dal Li Minzhang.
Da parte sua il gruppo cinese è più che interessato alle tecniche innovative che consentono ai soci di Origine Group di coltivare kiwi con altissimi livelli di qualità e di efficacia gestionale. Il primo passo è fatto, sono state concordate le basi per un accordo di collaborazione tecnica tra Italia e Cina.
La missione in Cina per il top management di Origine Group è stata anche finalizzata a presentare Copefrut, la nuova realtà cilena entrata nel consorzio, che ha recentemente inaugurato una propria piattaforma logistica e commerciale nella provincia cinese del Guangzhou, al fine di servire meglio il grande mercato cinese.
Simone Spreafico vicepresidente Origine Group è ottimista e vede nello sviluppo internazionale una via di crescita ricca di opportunità: l’allargamento della base sociale di Origine Group che è attivo dal 2015, anche grazie all’entrata con l’entrata della romagnola OP Minguzzi, permette di pensare a progetti anche in altri prodotti oltre a kiwi e pere che arrivano sui mercati con quattro marchi: Sweeki e Pera Italia più Made in Blu e Fruitaly rilevati dal Copmpagnia Italiana della Frutta.
L'alleanza con i cinesi potrebbe riguyardare susine, uva, pesche e altri frutti per offrire ai buyer internazionali un menù sempre più completo. In pochi anni infatti il consorzio Origine Group guidato dal presidente Ilenio Bastoni si è ben posizionato in Europa, Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia, Indonesia, Corea del Sud, USA, Canada e Brasile ed è riuscito ad affermarsi tra i principali produttori mondiali di frutta di alta qualità.
Mentre in Cina è in discussione il dossier pere, dopo l'apertura del più grande mercato asiatico a kiwi e arance, sono nel mirino del consorzio italiano ampliamenti di gamma in mercati come Malesia, Singapore, Taiwan, Vietnam e Thailandia, oltre all'Indonesia.
Cruciale anche in questa fase sarà l'impegno da parte del nuovo ministro dell'Agricoltura di consolidare e, in alcuni casi, di avviare le trattative con le controparti asiatiche. È un tema assai rilevante visto che sono cinquanta le aziende italiane che hanno partecipato questa settimana alla fiera Asia Fruit Logistica a Hong Kong, una delle maggiori rassegne asiatiche dedicate al mondo della frutta e della verdura.