Con un progetto da 100 miliardi di dollari in Malesia, il gruppo immobiliare cinese Country Garden, agli onori delle cronache nelle scorse settimane per la crisi finanziaria, sta cercando di rassicurare il mercato sulle possibilità di ripresa.
La società guidata ora dalla figlia del fondatore, Yang Guoqiang, è finita al centro della cronaca finanziaria dopo aver saltato il pagamento di due bond in dollari del valore di 22,5 milioni di dollari e dopo aver emesso un profit warning, riaccendendo i timori sulla perdurante crisi immobiliare cinese dopo il default di China Evergrande, il secondo gruppo di real estate.
La possibilità di un default anche di Country Garden ha fatto vacillare la fiducia sui progetti in cantiere, Malesia compresa, anche se l'azienda prova a rassicurare. "I progetti della nostra società in Malesia stanno funzionando normalmente e le vendite sono solide", secondo una nota condivisa dall'unità che opera a Singapore e Malesia, aggiungendo che le operazioni complessive nella regione sono "sicure e stabili". «Sono state prese in considerazione diverse misure di gestione del debito per risolvere attivamente la pressione della liquidità periodica, al fine di garantire lo sviluppo futuro a lungo termine della società», continua la nota.
Quello in Malesia, il più grande progetto di sviluppo all'estero per Country Garden, è conosciuto come "Forest City", una città-foresta che si estende su 1.370 ettari di terreno e che attualmente ospita 9.000 persone. Si trova nello stato malese di Johor, in una zona economica speciale al confine con Singapore. Il progetto ventennale, lanciato nel 2016, ha trovato ostacoli sin dall'inizio, con un netto calo della domanda a causa dei limiti posti dalla Cina sui deflussi e della politica "zero Covid".
L'obiettivo del progetto sarebbe quello di ospitare 700.000 persone entro il 2035 offrendo servizi di ogni genere, con palazzi a destinazione residenziale, uffici e scuole. Di fronte ai timori di contagio della crisi immobiliare cinese in Malesia, secondo quanto scrive Reuters, le banche malesi si sono tutelate dichiarando di avere un'esposizione limitata a Country Garden. «L'attuale progetto con la cinese Country Garden Holdings non dovrebbe avere alcun impatto materiale sull'attività complessiva del mercato immobiliare e sui prezzi in Malesia», ha dichiarato la Bank Negara Malaysia.
Nel frattempo Evergrande, l'altro grande malato, ha approvato i conti semestrale che hanno chiuso con un fatturato di 16,4 miliardi di euro, in crescita del 44% sull'anno precedente, ma una perdita di 4,2 miliardi di euro, dimezzata rispetto al primo semestre 2022. (riproduzione riservata)