È fornito dall’Eni il primo carico di gas natuale liquefatto in arrivo nel nuovo terminal della Shenzhen Gas Corporation. L’infrastruttura che sarà lanciata questa settimana è la prima per l’importazione del gnl interamente di proprietà della controllata del amministrazione locale delle magalopoli nel sud della Cina.
Il primo carico sarà pari a 65mila metri cubi di gas naturale liquefatto, secondo l’agenzia di stampa azera Trend. L’infrastruttura è la seconda del suo genera nel Paese. Gli impianti di importazione sono infatti solitamente di proprietà delle principali compagnie petrolifere e di gas statali come China National Offshore Oil Corp (Cnooc) e PetroChina. Fa eccezione soltanto il gruppo Shenergy, che dal 2008 opera il terminale di Shanghai, cui ora fa seguito il progretto a Shenzhen
La Cina è il terzo consumatore mondiale di gas naturale e il secondo importatore di Gnl dopo il Giappone. Secondo le stime della stessa Shenzhen Gas, la nuova struttura nel porto di Yantian ha una capacità annua di 800.000 tonnellate di carburante refrigerato. Il terminal si trova a circa 10 chilometri dall'impianto Dapeng Gnl gestito da Cnooc, di cui Shenzhen Gas detiene una quota di minoranza.
Secondo Qiu Lihua direttore di Sino-Benny, un’unità della municipalizzata, la domanda di gas naturale a Shenzhen manterrà una crescita a due cifre nei prossimi anni, guidata dall'impiego della risorsa per uso domestico e per la produzione di energia. Entro la fine del 2020 infatti, raddoppierà il numero della famiglie collegate alla rete del gas, oggi sono 2,1 milioni. Merito delle politiche dell’amministrative per favorire l’abbandono delle bombole.
A favorire il progetto ha contribuito anche la nuova strategia del governo centrale per la creazione di punti di stoccaggio, lanciata per ovviare ai problemi di approvvigionamento verificatisi nell’inverno a cavallo tra il 2017 e il 2018