È diventata cinese la Exergy, la prima azienda del gruppo Maccaferri di Bologna finita all'asta in Tribunale: a rilevarla è la Nanjing Tica Thermal Solutions Co. Ltd di Nanchino. Il gruppo Tica è partecipato, con una quota di minoranza, dalla statunitense Utc. Nel corso della trattaiva ci sono stati diversi interessamenti, tra cui quello di General Electric.
Exergy Orc (Organic rankine cycle sistems for electricity production) è attiva dal 2009 nel settore delle energie rinnovabili (geotermica, biomassa, solare), ha sedi a Olgiate Olona e in Turchia a Izmir e dal 2018 ha incominciato a lavorare sulle applicazioni per oil & gas in Thailandia. Per Samsung Engineering il team Exergy (una cinquantina di addetti), in sinergia con Baker Hughes del Gruppo General Electric, ha studiato un sistema ORC da 5 MWe per il recupero di calore da turbine a gas in un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL).
Questo contratto ha portato Exergy nel mercato dell’heat recovery per il settore dell’oil & gas, per il quale la società è attualmente impegnata nello sviluppo di un nuovo prodotto, ossia un innovativo sistema Orc di cui è già stata depositata la richiesta di brevetto.
Le possibilità di sviluppo quindi non mancano. Exergy è tra i pionieri nella realizzazione di impianti a ciclo Rankine a fluido organico (ORC) con la Turbina Radiale Outflow. Questa tecnologia consente la produzione di energia a partire da fonti, in precedenza non impiegate, nel campo della geotermia, del recupero del calore di scarto, della valorizzazione di biomasse e del solare a concentrazione.
L’azienda che è stata fondata e guidata fino al passaggio alla nuova proprietà cinese da Claudio Spadacini attualmente fattura circa 35 milioni di euro, ma nel 2015 aveva raggiunto ricavi per quasi 90 milioni. Exergy esporta e installa la sua tecnologia in tutto il mondo, con particolare riguardo ai mercati europei del Sud Est Asiatico e Sud America.
«L’Orc per il recupero di calore è una tecnologia molto efficace e ampiamente provata, i nostri sistemi Orc, aiutano ad incrementare al massimo l’efficienza del processo produttivo,» ha più volte spiegato Claudio Spadacini, ceo e fondatore di Exergy.
Alla base della scelta di partecipare all'asta c'è stata la strategia di creare sinergie con la divisione Orc del gruppo chelavora da 30 anni su queste tecnologie. «Insieme abbiamo una piena offerta di prodotti ai clienti, e il nostro mercato è prevalentemente in Asia, quello di Exergy è soprattutto in Europa», ha specificato , ha spiegato Jiang Li, presidente e ceo di Tica. Il lotto acquisito prevede il mantenimento di tutte le commesse del gruppo.
Prima che la cessione sia definitiva andrà saldato il conto, di 16,05 milioni: la base d'asta era di 16 milioni, l'offerta di Tica l'ha superata di 50mila euro. Quella presentata dai cinesi è stata l'unica busta aperta in Tribunale. La strada dell'azienda di Olgiate Olona, attiva nel settore delle energie rinnovabili, si è così separata definitivamente da quella della galassia Maccaferri.
In concordato restano altre sei realtà: Seci Spa, Seci Energia, Enerray, Sadam, Sapaba e Felsinea Factor, mentre non sarebbe in discussione l'impegno della famiglia su Sigaro Toscano, Samp e Officine Maccaferri. Entro il 4 novembre dovrà essere presentato al Tribunale il piano di riorganizzazione del gruppo.
Il gruppo Tica di Nanchino, che si definisce environment company, è specializzato nella progettazione, produzione e servizi di impianti per l'aria condizionata e la refrigerazione. Ha stabilimenti in cinque città cinesi, Nanjing, Tianjin, Guangzhou, Chengdu e a Kuala Lumpur in Malesia. Negli ultimi anni ha registrato performance significative, con una crescita del fatturato del 30% all'anno, grazie alla forniture per stadi, centri espositivi ospedali, fabbriche di automobili e di farmaci, edifici pubblici.
Ma soprattutto il grande business sono stati gli impianti di condizionamento per le metropolitane, ne ha costruiti una sessantina in città chiave tra cui Shanghai, Pechino, Guangzhou, Shenzhen, Chengdu, Suzhou, Tianjin. L'acquisizione in Italia rappresenta la prima significativa diversificazione geografica in Europa e la focalizzazione ulteriore sulle tecnologie ambientali. Nell'ottobre scorso Tica ha acquisito una società canadese, la Smardt Chiller Group, con base a Montrea, che ha portato in dote uno stabilimento a Stoccarda, in Germania. Il gruppo cinese sviluppa un giro d'affari di circa 1 miliardo di dollari.