Saipem ha firmato con Plambeck Emirates, azienda di soluzioni nel campo delle rinnovabili con sede ad Abu Dhabi, un memorandum of understanding e un accordo esclusivo per lo sviluppo e la realizzazione di un parco eolico offshore galleggiante.
Nelle prossime settimane avranno inizio le fasi del progetto tramite Plambeck Saudi, società del gruppo tededesco attico nelle energie rinnovabili a Riyad. I partner impiegheranno la propria esperienza e il know how per realizzare un progetto innovativo, in linea con la Vision 2030, la strategia saudita per favorire lo sviluppo del Paese.
Saipem potra' avviare le attività dopo la sottoscrizione degli accordi finanziari al termine della fase progettuale, a seguito della quale verrà firmato il contratto in base al quale Saipem si occupera' dell'ingegneria, della progettazione, della costruzione e dell'installazione dell'intero progetto e dei relativi servizi.
«Riteniamo che il mercato eolico in Arabia Saudita possa essere sostenuto da soluzioni innovative per la costruzione di parchi eolici offshore come la tecnologia di Saipem, Hexafloat, con programma accelerato e costi ridotti», ha commentato Francesco Balestrino, responsabile Renewables e Green Tech Product della divisione Xsight. «Avviare il nuovo mercato in Arabia Saudita è un'importante opportunità da cogliere e siamo pronti con Plambeck per questa nuova sfida».
«Lo sviluppo del progetto eolico galleggiante offshore da 500 MW e' parte del nuovo concetto di Wind Market da 5 GW, che e' stato proposto all'Arabia Saudita», ha dichiarato Norbert Plambeck, azionista di Plambeck Emirates. «Siamo molto orgogliosi di avere un global solution provider con esperienza a livello internazionale come Saipem, con cui intraprendere le prossime fasi di sviluppo del progetto. Inoltre, l'implementazione del progetto con Saipem, solido gruppo internazionale, è già tecnicamente assicurata».
Fra le società di engineering, Saipem è quella con la maggior esperienza storica nell’area del Golfo Persico, in particolare in Arabia Saudita, dove da 40 anni è fornitore privilegiato di Aramco e, come tale, ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell’industria petrolifera in quel paese. Ora è sulla frontiera della transizione energetica verso l’utilizzo di fonti di energia più pulita e rinnovabili.
Secondo il management del gruppo, sono visibili i primi segni di sviluppo delle energie rinnovabili, in particolare in Arabia Saudita e India dove sono stati identificati i primi piani di investimento nel settore eolico (offshore wind farms), mentre in Arabia Saudita sono in fase embrionale alcune iniziative nel settore dell’energia solare.
«Investimenti interessanti sono previsti per grosse centrali a pannelli solari. Quasi tutti i Paesi dell’area del Medio Oriente, grazie alle condizioni climatiche e al costo decrescente dei pannelli solari provenienti dalla Cina, si sono lanciati in impianti fotovoltaici di diversi megawatt con associati sistemi di accumulo», hanno spiegato foonti dell'azienda.
Oltre che sul fronte delle rinnovabili, Saipem è particolarmente impegnata nella filioera del gas che, insieme alle fonti rinnovabili, avrà un ruolo sempre più importante nella transizione energetica in corso, che porterà a un nuovo mix energetico tra fonti di energia tradizionali e nuove fonti rinnovabili. In particolare la strategia del gruppo, guidato dal presidente Francesco Caio e dal ceo Stefano Cao, si sta concentrando sul gas naturale liquefatto (gnl), la fonte fossile più pulita e a minor emissione di CO2, attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche sempre nuove per generare prodotti derivati dal gas naturale, utilizzabili nei veicoli.
«Nel settore gas offshore si prospettano volumi di investimento significativi in Qatar, in particolare, ad opera del cliente QatarGas relativamente al giacimento di North Field, la più grande riserva al mondo di gas non associato al petrolio, e parallelamente lo sviluppo di investimenti in impianti di liquefazione del gas naturale,» hannop fatto sapere fonti dell'azienda.