Un comitato del Congresso degli Stati uniti dedicato al monitoraggio del Partito comunista cinese ha puntato in un rapporto il dito contro cinque compagnie di venture capital e del settore tech Usa che avrebbero investito complessivamente 3 miliardi di dollari o più nell'industria dell`intelligenza artificiale e dei semiconduttori della Cina.
Secondo il rapporto pubblicato dal Comitato ristretto della Camera degli Stati Uniti sul Partito comunista cinese, le cinque compagnie in questione sono la GGV Capital, GSR Ventures, Qualcomm Ventures, Sequoia Capital e Walden International.
L'indagine è durata sette mesi e ha stabilito che le società hanno investito in totale più di 1,9 miliardi di dollari in società cinesi di IA, di cui oltre un miliardo di dollari in ByteDance, la società madre di TikTok, secondo l'indagine condotta dal repubblicano del Wisconsin Mike Gallagher, presidente del comitato, e dal suo collega, il democratico dell'Illinois Raja Krishnamoorthi.
Inoltre, più di un miliardo di dollari sarebbe stato destinato più di 150 aziende di semiconduttori in Cina, di cui oltre 50 milioni di dollari alla Semiconductor Manufacturing International Corporation (SMIC), il principale produttore di chip della Cina, incluso tra le entità cinesi soggette a restrizioni commerciali
"Decenni di investimenti - inclusi finanziamenti, trasferimento di conoscenze e altri benefici immateriali - da parte dei Venture Capital statunitensi hanno contribuito a costruire e rafforzare i settori prioritari della Repubblica popolare cinese", hanno scritto i parlamentari nel rapporto. Per questo motivo, i membri del comitato chiedono "forti restrizioni agli investimenti versi la Cina in settori strategici" come "imperativo per la sicurezza nazionale e i diritti umani".
Tra le società tecnologiche cinesi identificate dal rapporto che avrebbero ricevuto investimenti dai venture capitali Usa, ci sono gli sviluppatori di intelligenza artificiale Megvii e SenseTime, che sarebbero coinvolti nella sorveglianza degli uiguri, un gruppo di minoranza etnica e religiosa della provincia cinese di Xinjiang, sottoposto a dura repressione da parte di Pechino, secondo gli Usa.
La Cina, dal canto suo, nega ogni violazione dei diritti umani nello Xinjiang contro la minoranza musulmana. Il presidente Usa Joe Biden ad agosto dello scorso anno ha firmato un ordine esecutivo in cui si vieta agli investitori Usa di mettere i loro soldi in quattro settori tecnologici cinesi: IA, informatica quantistica, semiconduttori e microelettronica. (riproduzione riservata)