Ieri è stato firmato ad Atene l'accordo intergovernativo tra Grecia, Israele e Cipro per la costruzione del gasdotto EastMed. Il gasdotto si svilupperà per circa 2.000 Km, dal Medio Oriente alla Puglia, e potrà trasportare almeno 11 miliardi di metri cubi di gas l'anno.
Il progetto risale al 2013, quando la Grecia beneficiò di fondi europei per finanziare i lavori preliminari. EastMed sarà realizzato da Igi Poseidon, società di diritto greco partecipata in modo paritetico da Depa e da Edison International. Il costo stimato si aggira intorno a 6 miliardi di euro.
Secondo gli analisti, la notizia è positiva per Saipem, che potrebbe essere tra i principali candidati a realizzare l'opera, tenuto conto del suo track-record nella posa di gasdotti offshore in acque profonde, il Blue Stream e Nord Stream.
Saipem è una delle imprese italiane più impegnate nella realizzazione di reti di interconnessione, trasporti, energie e comunicazioni, trainata dalla iniziativa cinese della Belt & Road attraverso alcuni corridoi strategici tra cui quelli che collegano Europa e Medio-oriente passando dal Mediterraneo orientale e più a nord che attraverso la cintura dei Paesi Csi, passano per Iraq e Iran.
Le attività del gruppo sono diversificate anche geograficamente e fanno perno, in questa fase, soprattutto sull’area del Golfo Persico, dove in Arabia Saudita e Iran, Saipem ha avuto un ruolo storico nell’aiutare a sviluppare l’industria petrolifera.
Quest’area è uno degli snodi chiave della Bri in Medio Oriente. Qatar, Oman e Kuwait stanno attivando giganteschi progetti di raffinazione e produzione, in alcuni dei quali Saipem ha un ruolo chiave. In Medio Oriente, Saipem si è aggiudicata, nlò 2017, un contratto E&C Offshore del valore di circa 1,3 miliardi di dollari, che prevede le attività relative a due condotte di esportazione di gas e a due di interconnessione.
Le condotte verranno installate con l’utilizzo della tecnologia brevettata da Saipem relativa alla saldatura al plasma, che consente una maggiore produttività e garantisce un’esecuzione sicura, efficace e di qualità delle operazioni offshore. (riproduzione riservata)