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Cannavaro lascia il Guangzhou sotto il peso di Evergrande

L'ex capitano dell'Italia ha rescisso il contratto con il super club cinese, in mano al colosso immobiliare, sull'orlo del fallimento. Oggi la PboC ha iniettato altri 17 miliardi di dollari nel sistema interbancario per evitare l'effetto contagio in caso default


23/09/2021 15:51

di Elena Dal Maso - Class Editori

Cannavaro
Fabio Cannavaro

Fabio Cannavaro ha lasciato il gigante cinese della Super League, Guangzhou FC, secondo quanto scritto dalla Xinhua questa mattina. La squadra fa parte del gruppo Evergrande, il colosso immobiliare in forte crisi a causa di un debito esponenziale da 305 miliardi di dollari. L'ex capitano dell'Italia, che aveva pianificato di tornare a Guangzhou giovedì, ha annullato il viaggio dopo aver accettato di rescindere il contratto di comune accordo con il club. Lo riporta il sito di notizie cinese sohu.com.

Il Guangzhou FC, otto volte campione nazionale, finora non ha rilasciato commenti. Il capitano della squadra cinese, Zheng Zhi, lavorerà come allenatore ad interim per aiutare i campioni della serie A a chiudere la stagione come previsto, anche se la controllante, Evergrande Group, si trova in forti difficoltà finanziarie.

E non a caso oggi la Banca centrale cinese ha iniettato 110 miliardi di yuan (17 miliardi di dollari, dopo i 18,5 miliardi di ieri e un'altra operazione simile venerdì scorso) nel sistema per evitare un credit crunch nel giorno in cui il gigante immobiliare deve ripagare le cedole di due bond, una in yuan, e qui il gruppo ha promesso di onorare il debito, l'altra, internazionale, in dollari, un punto su cui Evergrande resta in silenzio.  

Il colosso cinese deve affrontare 83,5 milioni di dollari in pagamenti di interessi obbligazionari in dollari in scadenza oggi su un'obbligazione offshore da 2 miliardi di dollari. E altri pagamenti scadranno la prossima settimana, il prossimo il 29 settembre con una cedola da 47,5 milioni di dollari. Il colosso ha tempo 30 giorni per onorare il debito, altrimenti scatta il default.

Jeffrey Halley, analista senior per l'area Asia Pacifico di Oanda, riporta oggi una storia pubblicata Asia Markets, secondo cui "il governo cinese si sta preparando a prendere il controllo di Evergrande e dividere il gruppo in tre società separate da inserire nelle fauci senza fondo delle imprese di proprietà statale". Apparentemente è una buona notizia, aggiunge Halley, avvertendo gli investitori che rischiano di trovarsi "vestiti di stracci" alla fine della saga, dal momento che non si sa ancora se "Evergrande intenda pagare la cedola in scadenza oggi sulle obbligazioni offshore in dollari".

Ieri alcuni analisti cinesi hanno iniziato a sollevare dubbi se i detentori delle gestioni patrimoniali legate al gruppo saranno pagati in contanti e non, invece, con appartamenti in costruzione o sulla carta come già accaduto la settimana scorsa con i creditori. Il punto, come messo in evidenza da Reuters e dal Financial Times, è che la Cina mirerà forse a proteggere i creditori locali per motivi di stabilità interna ma non gli investitori internazionali. Intanto oggi l'Hang Seng ha chiuso bene (+1,13%) con Evergrande in rialzo del 18% dopo aver perso 37 miliardi di dollari di capitalizzazione nel corso dell'ultimo anno, passando da 41 a 3,7 miliardi di dollari. (riproduzione riservata)


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