Carsten Stoehr, amministratore delegato di Credit Suisse per la Grande Cina, lascerà la banca svizzera alla fine di questa settimana e non sarà sostituito.

È quanto si apprende da una nota interna dell'azienda, visionata dal Wall Street Journal. Stoehr, che sovrintende alle attività della banca in Cina, Hong Kong e Taiwan, ha lavorato presso Credit Suisse per 25 anni.

È uno dei banchieri più esperti a lasciare Credit Suisse a seguito di una crisi che ha portato a un maxi processo di ristrutturazione con il licenziamento di un lavoratore su sei dei suoi 52.000 dipendenti.

Stoehr presiede inoltre i consigli di amministrazione delle entità legali bancarie e mobiliari di Credit Suisse a Hong Kong. Tali ruoli saranno ricoperti da Eugene Fung, ex banchiere di Credit Suisse che è rientrato in ottobre come co-responsabile del gruppo di prodotti e finanziamenti globali della banca.

Intanto, secondo gli ultimi dati ufficiali, le banche cinesi hanno erogato più prestiti a novembre, ma l'importo è stato inferiore alle aspettative del mercato, mentre Pechino si è impegnata a fare di più per sostenere la crescita economica.

Nel dettaglio i nuovi prestiti in yuan si sono attestati a 1.210 miliardi di yuan (173,9 miliardi di dollari) a novembre, rispetto ai 615,2 miliardi di yuan di ottobre. Il dato è inferiore ai 1.400 miliardi di yuan attesi dagli economisti intervistati dal Wall Street Journal.

La massa M2, la misura più ampia dell'offerta di moneta, è aumentata del 12,4% rispetto all'anno scorso a novembre, superando la crescita dell'11,8% di ottobre. (riproduzione riservata)