La World Bank ha alzato le previsioni di crescita economica della Cina per il 2024 e per il 2025, rinnovando tuttavia l’invito al presidente Xi Jinping a perseguire profonde riforme per risollevare la scarsa fiducia delle famiglie e delle imprese e per gestire i venti contrari nel settore immobiliare.
L’istituto di credito multilaterale ha rivisto al rialzo di 0,4 punti percentuali le proprie previsioni di crescita del pil cinese per il prossimo anno, portandole al 4,5%, a seguito della serie di misure di policy-easing annunciate da Pechino negli ultimi tre mesi e della forza delle esportazioni del Paese.
La Banca Mondiale ha poi alzato di 0,1 punti percentuali le previsioni per l’intero anno in corso, portandole al 4,9%, appena al di sotto dell’obiettivo di crescita fissato da Pechino per il 2024, pari a circa il 5%. Nei primi nove mesi dell’anno l’economia ha registrato una crescita del 4,8%.
«Le misure di stimolo convenzionali non saranno sufficienti a rinvigorire la crescita», si legge in una nota della Banca Mondiale, ribadendo la necessità di riforme più profonde nei settori dell’istruzione, della sanità, delle tutele sociali, delle pensioni e del sistema di registrazione delle famiglie (hukou).
La debolezza della domanda interna e le profonde pressioni deflazionistiche legate alla crisi del mercato immobiliare, hanno frenato la crescita del Dragone quest’anno. Come risposta il presidente Xi ha orientato le politiche economiche verso investimenti nel settore manifatturiero e industriale ad alta tecnologia. Tuttavia, il previsto aumento dei dazi statunitensi sulle merci made in china voluto dalla seconda amministrazione Donald Trump, che entrerà in carica a gennaio, potrebbe colpire la crescita.
«Affrontare le sfide nel settore immobiliare, rafforzare le reti di sicurezza sociale e migliorare le finanze del governo locale saranno essenziali per sbloccare una ripresa sostenuta», ha dichiarato Mara Warwick, direttore nazionale della Banca Mondiale per la Cina. «È importante bilanciare il sostegno a breve termine alla crescita con le riforme strutturali a lungo termine».
Per rilanciare la crescita, le autorità cinesi avrebbero accettato di emettere la cifra record di 3 trilioni di yuan (411 miliardi di dollari) in buoni del Tesoro speciali il prossimo anno, secondo quanto risulta a Reuters. Ma le cifre non saranno svelate ufficialmente fino alla riunione annuale dell’Assemblea nazionale del popolo, che si terrà nel marzo 2025. (riproduzione riservata)