L’atteso bond della Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture (Aiib) è arrivato. L’istituzione multilaterale promossa dalla Cina ha effettuato il suo primo collocamento. L’Aiib ha venduto 2,5 miliardi di dollari in titoli a cinque anni. La domanda è stata quasi il doppio dell’offerta con richiesta per 4,4 miliardi di dollari, da 90 investitori e 27 Paesi.
Le risorse andranno a sostenere le priorità dell’istituto, quindi il finanziamento di progetti infrastrutturali sostenibili e connettività negli Stati dell’Asia emergente. L’istituto, cui l’Italia partecipa con il 2,7% del capitale, sta inoltre concentrando gli sforzi sugli investimenti in infrastrutture digitali, ha chiarito il presidente Jin Liqun, e guarda in particolare alla fibra, ai satelliti e ai centri di immagazzinamento dati. Nel 2019 l’Aiib dovrebbe finanziare progetti per circa 4 miliardi di dollari.
«Si tratta di una pietra miliare per il mercato,», ha commentato il direttore finanziario dell’Aiib, Thierry de Longuemar, «Il bond riflette la richiesta globale per investimenti sostenibili di alta qualità».
L’Aiib vanta un rating tripla A, assegnato da tutte e tre le principali agenzie Il bond stacca una cedola dell'2,25%. Bank of China, Barclays. Credit Agricole Cib, Goldman Sachas e Td Securities hanno agito in qualità di bookrunners.
L’emissione è denominata in dollari. Come sottolineato dallo stesso Jin la valuta verde «continuerà a essere la principale divisa per i nostri prestiti, ma, assecondando le richieste dei nostri principali clienti, cercheremo di sfruttare anche le valute locali». Un primo esempio potrebbe arrivare già all’inizio del 2020 con l’utilizzo della rupia indiana.
Due settimane fa a Roma il vicepresidente dell’Aiib, Danny Alexander ha chiarito che l’istituto intende collaborare in modo più stretto con l’Italia. «L’Aiib è in grado di offrire grandi opportunità alle aziende del Paese e stiamo cercando di lavorare per continuare a offrire queste opportunità anche in futuro».
I contatti tra la banca guidata da Jin Liqun e l’Italia si stanno facendo sempre più frequenti. A fine marzo il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci, ha incontrato il top manager in occasione del Bo’ao Forum. Nell’occasione l’esponente del governo aveva chiarito che l’Aiib può investire anche in Europa.