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Azienda Finanza

Delisting delle telco cinesi, improvvisa marcia indietro Usa

La decisione dopo approfondimenti con le autorità di vigilanza. China Mobile, China Telecom e China Unicom sarebbero dovute uscire dal listino l'11 gennaio prossimo per effetto di un ordine esecutivo del presidente Trump. Le azioni dei tre colossi telco, che sono quotate anche a Hong Kong, hanno subito reagito alla notizia con un rialzo


05/01/2021 11:14

di Mauro Romano - Class Editori

Wall Street

Marcia indietro della Borsa di New York sul delisting di China Mobile, China Telecom e China Unicom. La decisione è stata presa dopo una serie di consultazioni con le autorità competenti. Le telco erano finite nel mirino dell'amministrazione Trump per legami con l'apparato militare cinese. 

Le tre società erano quindi state incluse nell'elenco dei soggetti colpi dall'ordine emesso dal governo degli Stati Uniti che vieta agli americani di investire in società cinesi con legami troppo stretti con l'apparato militare di Pechino.

Ad oggi lista delle società a rischio per l'ordine siglato dal presidente Donald Trump conta 35 nomi  tra cui imprese attive nel settore della sorveglianza, dell'aviazione, dei trasporti marittimi, dell'edilizia e del comparto tecnologico.

Inizialmente non era chiaro se l'ordine riguardasse anche le controllate oltre le case madri, tuttavia di recente il Dipartimento del Tesoro ha riferito che aggiungerà alla Black List anche le sussidiarie nel caso in cui siano possedute o controllate in maggioranza da una società presente nell'elenco.

Le azioni dei tre colossi telco quotate a Hong Kong hanno subito reagito alla notizia con un balzo. China Mobile, la principale delle tre, è salita del 7,5%, mentre China Telecom e China Unicom hanno registrato rispettivamente un incremento dell'8,1% e dell'11%.

Il Nyse aveva riferito dei propri piani a Capodanno, mentre i mercati erano chiusi. L'annuncio a sorpresa ha stravolto le azioni dei tre operatori telefonici quotate a Hong Kong e le American Depositary Receipts dopo la ripresa degli scambi, mentre gli investitori si affrettavano a comprendere cosa fare delle loro Adr.

All'ultimo l'inversione di rotta, prima dell'entrata in vigore del provvedimento prevista per il prossimo 11 gennaio.  "Al momento, i titoli continueranno a essere quotati e scambiati sul Nyse". Quest'ultimo ha aggiunto che la propria divisione normativa continuera a valutare in che modo l'ordine esecutivo si applica alle tre telco cinesi e al loro status.

Domenica la China Securities Regulatory Commission, la Consob cinese, ha dichiarato che l'ordine esecutivo ha scopi politici e ha "ignorato le condizioni effettive delle societa' collegate e i diritti e gli interessi legittimi degli investitori globali, turbando l'ordine di mercato".

Oggi, invece, China Unicom, China Telecom e China Mobile hanno rilasciato delle dichiarazioni separate in cui affermano di aver preso atto della nuova decisione del Nyse, sottolineando che continueranno a monitorare gli ulteriori sviluppi della vicenda. (riproduzione riservata)

 


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