Era solo questione di tempo e alla fine il default è arrivato. Questa mattina l'agenzia Fitch ha tagliato il rating del colosso cinese del mattone Evergrande, coperto da 305 miliardi di passività e delle sue controllate, Hengda e Tianji, a fallimento selettivo, portandolo quindi da C a RD (restricted default). La causa della bocciatura riguarda il mancato pagamento delle cedole in scadenza il 6 novembre per le obbligazioni da 645 milioni di dollari e rendimento al 13% di Tianji e per le obbligazioni da 590 milioni di dollari e rendimento al 13,75% dopo la scadenza del periodo di grazia lo scorso 6 dicembre. Evergrande ha circa 20 miliardi di dollari di bond in circolazione sui mercati.
L'agenzia americana ha poi tagliato a default il rating di un altro gruppo del mattone, Kaisa, sospeso da ieri dalle contrattazioni per il mancato rimborso di un'obbligazione da 400 milioni di dollari scaduta martedì. Un fatto che per Fitch "ha innescato eventi di insolvenza sulle altre emissioni in dollari della società, che diventeranno immediatamente esigibili se i creditori o i detentori di almeno il 25% del valore aggregato dei bond offshore (in dollari) lo dichiareranno". Kaisa è il terzo maggiore emittente di bond in dollari fra i gruppi del mattone cinesi, con 11,6 miliardi di carta in circolazione. Secondo Bloomberg, un gruppo di detentori di bond di Kaisa, assistito da Lazard, sarebbe vicino a firmare un accordo di forbearance, un rinvio temporaneo di pagamento del debito garantito da chi presta il denaro (lender).
Dopo essere collassata lunedì (-20%), aver chiuso sopra la parità martedì, aver toccato i minimi storici mercoledì con una perdita di quasi il 90% del valore di mercato da inizio anno, oggi Evergrande, il secondo maggior gruppo immobiliare cinese, ha chiuso la giornata con un rialzo del 4% a 1,8 dollari di Hong Kong nella speranza degli investitori che il governo intervenga per un fallimento pilotato. Questo perché all'ultimo meeting del Politburo del Partito Comunista, diretto dal presidente Xi Jinping, il governo ha aperto a un allentamento nei confronti del settore immobiliare dopo mesi di restrizioni.
Tuttavia le parole oggi della Banca centrale cinese non sono state di grande aiuto ad Evergrande. L'incapacità del gruppo di adempiere ai propri obblighi è un evento di mercato e sarà affrontato in modo orientato al mercato, ha infatti detto il governatore della PBoC, Yi Gang, in un videomessaggio a un seminario sul futuro di Hong Kong come centro internazionale finanziario. "I diritti e gli interessi dei creditori e degli azionisti saranno pienamente rispettati in conformità alla loro anzianità legale", ha aggiunto Yi.
Pechino forse non salverà direttamente Evergrande, dal momento che il gruppo detiene oltre 300 miliardi di dollari di passività, bisogna vedere se guiderà la dolorosa ristrutturazione. Il gruppo ha detto venerdì che "si impegnerà attivamente" con i creditori esteri su una ristrutturazione del debito. Il gruppo sta pianificando di includere tutte le obbligazioni onshore (in yuan) ed estere in dollari nella ristrutturazione, scrive Bloomberg, per un totale di circa 20 miliardi di dollari.
Il governatore Yi ha poi spiegato che Hong Kong, il listino su cui sono quotate sia Evergrande che Kaisa, ha istituito un sistema efficace per affrontare questi problemi. I rischi di alcune società a breve termine non pregiudicheranno il sistema finanziario di Hong Kong a lungo termine, ha affermato il governatore della Banca centrale cinese. La riluttanza di Pechino nel salvare Evergrande pare un segnale che il Partito Comunista non tollererà che l'accumulo di un debito massiccio (avvenuto prima del giro di vite del governo nei confronti del settore immobiliare) minacci la stabilità finanziaria.
Le autorità hanno già cominciato ad agire per limitare le ricadute della crisi di Evergrande. Lunedì la Banca centrale cinese ha rilasciato nel sistema 1.200 miliardi di yuan (188 miliardi di dollari) di liquidità attraverso un taglio (0,5%) sulla riserva del coefficiente obbligatorio delle banche per sostenere i mercati. (riproduzione riservata)