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Azienda Finanza

I bond della cinese Evergrande (real estate) rendono al 12%

Nuova emissione da 2 miliardi per il conglomerato immobiliare quotato a Hong Kong. Le risorse serviranno a ripianare il debito pregresso. Ma nel corso dell'ultimo anno i costi dell'indebitamento sono cresciuti anche per la spinta agli investimenti nella mobilità elettrica, settore in cui il gruppo sta diversificando l'attività


23/01/2020 11:23

di Mauro Romano - Class Editori

Si alzano i costi d'indebitamento di Evergrande

Arrivano fino a un massimo del 12% i rendimenti dell'ultima emissione obbligazionaria di Evergrande, secondo maggiore sviluppatore immobiliare cinese in termini di vendite. Il gruppo ha in programma un collocamento di titoli per due miliardi di dollari, le cui risorse serviranno a ripagare  debito pregresso. 

Due le tranche sul mercato offshore. La prima sarà di titoli denominati in dollari per un milardo, con durata tre anni e un rendimento dell'11,5%. La seconda tranche a quattro anni sarà invece al 12%. Queste le cife che emergono dalla documentazione presentata dalla quotata a Hong Kong. Cifre che evidenziano un incremento dei costi di indebitamento per il gruppo immobiliare nell'arco degli ultimi anni. Da un rapproto del primo semestre 2019 emerge infatti come il costo medio delle obbligazioni Evergrande fosse all'9,62%, lo 0,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. 

Il gruppo deve affrontare una indebitamento che a giugno 2019 aveva raggiunto il 152%, di gran lunga più alto di quello dei principali concorrenti del settore, sottolinea il settimanale economico-finaniziario  Caixin  Le ragioni sono nelle condizioni di mercato, ma anche nei forti investimenti sull'industria dell'auto elettrica. Nei prossimi tre anni punterà un totale di 45 miliardi di yuan (circa 6,4 miliardi di dollari) nel settore dei veicoli a nuova energia (NEV).

Lo scorso settembre  conglomerato immobiliare cinese Csi è alleato con le cinque principali società di ingegneria e tecnologia automobilistiche del mondo per ottimizzare ulteriormente il layout della catena industriale nel campo dei veicoli ad energia nuova (Nev- new energy vehicles). La filiale automobilistica del gruppo Evergrande New Energy Automobile Group ha siglato mercoledì 25 un accordo strategico con le società tedesche di ingegneria e tecnologia automobilistiche FEV Group, EDAG e IVA Group, nonché con la società austriaca AVL e quella canadese Magna.

 Un accordo strategico per lo sviluppo del design di una nuova gamma di veicoli con il colosso cinese del real estate, da tempo concentrato sull'allargamento delle proprie attività alla mobilità, è stato siglato infine dall'italiana Pininfarina.Tali intese si inseriscono quindi nell’ambizione di diventare l’azienda di Nev più grande del mondo entro i prossimi tre-cinque anni e raggiungere la produzione e la vendita di 5 milioni di veicoli in dieci anni.

Tornando al bond, il chairma Hui Ka Yan e il presidente Xi Hai sottoscriveranno entrambi circa 50 milioni di dollari. Tra i sottoscrittori anche Credi Suisse, BoFa Securities e Citic Bank International. L'ultima emissione ad aprile da, 1,8 miliardi, aveva rendimenti tra il 9,5% 5 il 10,5%. (riproduzione riservata)


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