I ricavi del colosso dei social media ByteDance, conosciuto nel mondo per la sua app TikTok, sono aumentati quasi del 70% lo scorso anno, raggiungendo quota 58 miliardi di dollari, ma hanno mostrato un rallentamento rispetto all'anno precedente, quando i ricavi di Bytedance erano più che raddoppiati, a 34,3 miliardi di dollari.
È quanto riferito da persone a conoscenza dei fatti a Dow Jones Newswires, che sottolineano il ruolo della stretta di Pechino sul settore di Internet e del rallentamento delle vendite pubblicitarie sul risultato annuale.
Nell'ultimo anno, i funzionari del governo cinese hanno introdotto una serie di norme sulla raccolta dei dati e leggi antimonopolio per arginare l'influenza delle più grandi aziende di Internet in Cina. In particolare, i leader del Paese hanno criticato "l'espansione disordinata del capitale" ed espresso preoccupazione per la sicurezza informatica e i rischi per la stabilità sociale derivanti dal controllo delle grandi tecnologie sui dati di milioni di cittadini e dalla loro influenza sulla vita quotidiana.
La massima agenzia disciplinare del Partito Comunista, in un comunicato pubblicato ieri, ha promesso di "eliminare qualsiasi collusione tra capitale e potere politico".
ByteDance è una delle società più attraenti della Cina. Ha ricevuto una valutazione di 180 miliardi di dollari dopo l'ultimo round di finanziamenti del 2020, in cui hanno preso parte anche Sequoia Capital e SoftBank, e genera gran parte del suo fatturato dalla pubblicità.
Non è la sola ad aver subito gli effetti della stretta tech cinese: altri colossi del settore come Tencent, Alibaba e Baidu hanno infatti evidenziato nel 2021 una frenata nelle entrate rispetto all'anno precedente, soprattutto nell'ultimo trimestre. (riproduzione riservata)