Dopo la conferma del SuperEnalotto in Italia, Sisal gestirà la lotteria nazionale turca per i prossimi dieci anni. La società guidata da Emilio Petrone in joint venture con Sans Digital, società del gruppo turco Demirören, si è aggiudicato la gara indetta dal Turkey’s Sovereign Wealth Fund (TWF).
La concessione, della durata di 10 anni, prevede la gestione e lo sviluppo di un sistema di giochi per conto del licenziatario TWF. In particolare, a partire da fine maggio 2020, la nuova società costituita da Sisal e Sans Digital gestirà e svilupperà un portafoglio composto da giochi numerici, lotterie istantanee e giochi online. Questi giochi verranno distribuiti in una rete di almeno 10.000 punti di vendita.
“È un importante risultato per Sisal che porta la sua storica esperienza nelle lotterie e le sue capacità innovative anche a livello internazionale", ha dichiarato Emilio Petrone, ceo di Sisal Group, "una vittoria che segue la concessione in Marocco, la licenza ottenuta in Spagna e la conferma della concessione SuperEnalotto in Italia, a testimonianza delle competenze dell’azienda”.
La Commissione incaricata, dopo un attento e approfondito esame, ha riconosciuto l’offerta della Joint Venture “Sisal Sans” la migliore, nell’ambito di un processo di gara che ha visto la partecipazione di grandi operatori internazionali come IGT, Intralot e Sazka, il gruppo ceco attivo nel settore del betting e delle lotterie che già aveva partecipato alla gara per il superenalotto in Italia.
Secondo quanto riferito a inizio agosto dalla stampa locale, la joint-venture italo-turca ha presentato un offerta da 9,3 miliardi di lire turche, pari quasi 1,7 miliardi di euro. La gara è stata l’ennesimo tentativo di Ankara di privatizzare la lotteria, proposito fallito in tre occasioni, l’ultima nel 2016.
In Italia, lo scorso 24 luglio, dopo mesi di offerte e trattative che hanno coinvolto anche l’ambasciatore ceco, Sisal si è vista riconfermare la gestione il Superenalotto fino al 2028.
Il gruppo Sisal, privato, è uno dei maggiori in Italia nel settore gaming. Nel 2018 ha alimentato un giro d'affari di quasi 20 miliardi di euro con 2mila dipendenti, il fatturato è stato di 845milioni di euro con un margine di profittabilità molto significativo, 233 milioni di ebitda, molto vicino al 30% del fatturato.