China Finance Online ha siglato una partnership con Dow Jones per accedere ai suoi servizi di informazione in lingua cinese. In base all'accordo, Dow Jones fornirà alla società di servizi finanziari online l'accesso ai commenti di mercato e alle notizie dell' ultima ora in lingua cinese.
Le due società si metteranno così al servizio dell'informazione finanziaria e dei dati di mercato in Cina, combinando i dati economici globali con le notizie finanziarie e dal mondo fornite da Dow Jones.
«L'accordo segna una partnership significativa e un forte sostegno alla nostra filosofia secondo cui la tecnologia e le conoscenze basate sui dati consentono ai servizi finanziari e agli investitori di raggiungere l'eccellenza e il successo», ha commentato Zhiwei Zhao, presidente e ceo di China Finance Online, dal 2012, dopo essere stato presidente del cda di Abitcool, fornitrice di servizi a banda larga su internet e gestore del più grande Internet Data Center privato in Cina. Zhao è stato anche direttore del Huatong International Development Limited in Hong Kong.
China Finance Online, nata nel 1999 e quotata al Nasdaq dal 2004, è la sola società cinese web-based di informazioni e servizi finanziari, quotata in una delle maggiori borse mondiali ed è leader sul mercato cinese nei servizi di fornitura dati, notizie, analisi ma anche consulenza finanziaria e brokeraggio. Opera attraverso due piattaforme, www.jrj.com and www.stockstar.com, rivolti soprattutto a investitori privati. Attraverso la sua controllata Genius serve prevalentemente investitori istituzionali mentre Daily Growth, un'altra controllata del gruppo, si occupa dii brokeraggio sulla borsa di Hong Kong.
L'ennesimo accordo tra grandi gruppi, in questo caso nel delicato settore della comunicazione, è stato raggiunto nel giorno in cui il presidente americano Donald Trump ha fatto un ulteriore passo nella rottura delle relazioni politiche e diplomatiche con la Cina.
Nel corso di una conferenza stampa, Trump ha annunciato di aver firmato la legge approvata all'unanimità dal Congresso che prevede sanzioni per i dirigenti cinesi che applicano le nuove regole di sicurezza repressive a Hong Kong e per le banche che hanno attività con loro.
«Oggi ho anche firmato un ordine esecutivo che mette fine al trattamento preferenziale per Hong Kong, che ora avrà le stesse condizioni della Cina continentale. Non ci saranno più privilegi e trattamenti finanziari di favore, stop anche all'export di tecnologie», ha detto il presidente dopo le decisioni di Pechino. Il presidente Usa ha poi ribadito di considerare la Cina pienamente responsabile dell'epidemia di coronavirus.