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Huawei Italia fornirà mascherine e tute per l'emergenza Covid

La società ha già donato mille tute protettive destinate ad alcuni ospedali di Milano e 200 mila mascherine tipo Ffp2 che sono in arrivo dalla Cina. Gran parte del piano di aiuti si basa sulla tecnologia. A partire dai dispositivi fino alla connettività di rete ad alte prestazioni, una gamma completa di soluzioni, sosterrà l’enorme sforzo che l’intero Paese sta compiendo in questa difficile situazione.


16/03/2020 20:34

di Mauro Romano - Class Editori

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Luigi de Vecchis, presidente di Huawei Italia con Giuseppe Sala, il sindaco di Milano, e Thomas Miao, ceo della mutinazionale

Huawei Italia fornirà dispositivi di protezione e soluzioni tecnologiche per far fronte alla situazione di emergenza causata dalle infezioni da Covid-19. Inoltre l’azienda ha istituito un'unità interna di crisi al fine di collaborare al meglio con le istituzioni nazionali e locali e avviare azioni di sostegno concertate con gli operatori di telecomunicazioni e i propri partner.

"Siamo vicini all'Italia, il Paese in cui Huawei è presente da oltre 16 anni; crediamo che sia nostro dovere offrire tecnologia, competenze e forniture mediche in un momento così critico", ha spiegato il ceo di Huawei Italia, Thomas Miao, "La collaborazione e la solidarietà senza confini sono fondamentali per sostenere le istituzioni e gli operatori sanitari che stanno lavorando duramente sul campo per migliorare le condizioni dei cittadini italiani colpiti dall'emergenza" 

La società ha già donato 1.000 tute protettive destinate ad alcuni ospedali di Milano e 200.000 mascherine tipo FFP2 CE sono in arrivo dalla Cina.
Gran parte del piano di aiuti si basa sulla tecnologia. "A partire dai dispositivi fino alla connettività di rete ad alte prestazioni, una gamma completa di soluzioni sosterrà l'enorme sforzo che l'intero Paese sta compiendo in questa difficile situazione, spiega una nota della big tech cinese.

Huawei si offre di facilitare lo scambio di informazioni e buone pratiche tra i team sanitari italiani e cinesi attraverso la sua piattaforma di collaborazione cloud Welink. L’azienda ha già supportato l'emergenza sanitaria in Cina e pertanto mette a disposizione l'esperienza acquisita in quell’occasione e il rapporto con le strutture sanitarie delle aree critiche cinesi che adesso stanno uscendo dalla fase più acuta dell'epidemia.

Inoltre saranno fornite apparecchiature per reti Wi-Fi 6 a 10 strutture ospedaliere provvisorie al fine di consentire le comunicazioni con gli altri enti sanitari. Huawei sta lavorando con alcuni dei suoi partner per creare una piattaforma di videoconferenza ad hoc in grado di garantire una connessione in tempo reale tra gli ospedali nelle aree rosse e l'unità di crisi nella regione di appartenenza o l'ente governativo designato, garantendo il continuo coordinamento dell'emergenza da remoto. Sarà possibile consultare esperti di diverse regioni e condividere informazioni in tempo reale. (riproduzione riservata)




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