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L'e-commerce con la Cina si fa attraverso il dropshipping

La modalità nata di recente permette di vendere un prodotto online senza possedere materialmente la merce. Oggi questo modello rappresenta circa un terzo del fatturato del commercio digitale. Yakkyofy, start-up italiana partecipata da Lventure Group, permette di semplificare ulteriormente le operazioni.


30/05/2019 14:44

di Mauro Romano - Class Editori

l'e-commerce di Yakkyo
Carol Hsiao presenta Yakkyofy

L’ultima frontiera dell’e-commerce si chiama dropshipping. Vale a dire vendere un prodotto online senza possedere materialmente la merce, gestire l’inventario e le spedizioni.  Un’automatizzazione dei processi che negli ultimi anni ha portato alla nascita di diverse app, la maggior parte delle quali permettono di importare dai grandi store cinesi, primo tra tutti Aliexpress. In Italia, con un approccio diverso, a permettere di gestire il tutto in modo diretto è Yakkyofy, start-up in portafoglio di LVenture Group. Di fatto si tratta di  un servizio online che gestisce l’approvvigionamento e la spedizione di merci dalla Cina, nel quale la holding di partecipazioni quotata sul MTA di Borsa Italiana, che investe in startup digitali e ne accelera il processo di sviluppo dal prototipo al mercato, detiene il 13,4%

Il peso del dropshipping sul fatturato globale dell’e-commerce è stimato attorno al 33% e il settore prevede crescita a tripla cifra fino ad almeno il 2021.  Nella pratica il dropshipper, come viene definito il titolare di uno negozio online chiede al fornitore terzo di inviare un prodotto direttamente all’acquirente, anche senza averlo fisicamente in stock.

Yokkyofy, cofondata da Carol Hsiao e guidata da Giovanni Conforti, di recente tra le 30 realtà scelte dalla Città della scienza per lo startup showcase di Shenzhen, si propone di diventare un punto di riferimento italiano ed europeo del settore. Il software è stato lanciato nel 2018, permette di caricare con un solo click i prodotti presenti nel catalogo dell’applicazione direttamente sul proprio store, con tanto di fotografie e descrizioni. Gli articoli caricati, anche nel caso della start up italiana,  sono made in China, ma a differenza dei concorrenti, non Yakkyiofy collega lo store ad Alibaba, ma fornisce direttamente i prodotti attraverso un proprio canale privato.

Rispetto ad altri concorrenti, spiegano dalla società  permette di gestire in autonomia le spedizioni e offre tempistiche di consegna da 3 a 10 giorni, dalla Cina al resto del mondo. Soprattutto permette di interfacciarsi con un unico interlocutore e non di importare e vendere da più fornitori sulla piattaforma Alibaba.


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